Un’interpellanza di Alain Bühler chiede all’Esecutivo quali sono gli interessi in gioco che hanno determinato la non concessione del permesso
LUGANO - Dalle parole ai fatti. Come anticipato nel corso del fine settimana appena concluso, il consigliere comunale UDC Alain Bühler - primo firmatario, assieme ai colleghi Raide Bassi e Tiziano Galeazzi - ha interpellato il Municipio di Lugano in merito alla negata autorizzazione all’Associazione “Helvetia Christiana”, che aveva chiesto il permesso di recitare un rosario in una piazza cittadina, sette giorni prima del corteo del Gay Pride.
«Il Municipio non reputa di essersi spinto arbitrariamente oltre nella espressione di giudizi di parte nei confronti dell’Associazione?», chiede Bühler, invitando l’Esecutivo - in virtù del principio di buona fede sancito nell’articolo 9 della Costituzione - a fare luce su eventuali informazioni, al pubblico sconosciute, che possano aver influenzato la decisione.
In altre parole, il consigliere UDC chiede di spiegare quali sono «gli interessi in gioco» e le «motivazioni» che hanno spinto il Municipio a respingere la richiesta dell’associazione Helvetia Christiana, mostrando così - con chiaro riferimento ai cortei di protesta non autorizzati degli scorsi mesi - di utilizzare «due pesi e due misure nel trattamento delle manifestazioni cittadine».
Le domande rivolte al Municipio: