Al via il 20 settembre con il motto «resistere e rilanciare»
ASCONA - Il 20 settembre riparte la 14esima stagione del Jazz Cat Club di Ascona, «con un programma più intenso che mai!», promettono gli organizzatori della rassegna.
Il motto di quest'anno è «resistere e rilanciare». Spiega il direttore artistico Nicolas Gilliet: «È dalla fine del febbraio 2020 che le nostre vite sono state sconvolte dal Covid. In mezzo a tanti problemi non abbiamo mai mollato, convinti della funzione quasi terapeutica della musica e spinti dal desiderio di dare una mano ai musicisti in un momento veramente difficile. Così, dopo tutta una serie di piccoli concerti tenuti ogni volta che è stato possibile, siamo felici oggi di presentare il cartellone di una 14esima stagione, che speriamo possa essere quella di un ritorno a una vita più o meno normale».
I concerti - Il primo dei sei concerti si preannuncia in effetti pirotecnico: tre grandi ed eclettici artisti del calibro di Tullio De Piscopo, Dado Moroni e Aldo Zunino renderanno omaggio a Pino Daniele. L’appuntamento è in collaborazione con RSI Rete Due e la rassegna Tra jazz e nuove musiche.
Si prosegue lunedì 4 ottobre con il pianista americano Emmet Cohen, rappresentante di punta della nouvelle vague del jazz che vanta una carriera già pazzesca nonostante i suoi 30 anni. Cohen è oggi di gran lunga l’artista jazz più seguito sui social: pubblica video a scadenza quasi quotidiana con artisti quali Harry Allen, Cyrille Aimée, Houston Person e Catherine Russell.
Protagonista della serata di venerdì 15 ottobre sarà un sestetto guidato da Leroy Jones, uno dei principali e più amati trombettisti di New Orleans degli ultimi decenni. Jones nel 2019 aveva
ricevuto l’Ascona Jazz Award proprio al festival asconese. Fra i membri del sestetto, Uli Wunner al sax e clarinetto.
Da non perdere lunedì 25 ottobre il fenomenale Adam Ben Ezra. Star su YouTube, il 40enne musicista israeliano padroneggia tutta una gamma di strumenti (violino, chitarra, pianoforte,
clarinetto, oud, flauto, cajon) ma è specialmente al contrabbasso, elevato a protagonista assoluto, che fa faville. Propone un emozionante fusion di sonorità jazz, world e pop.
Di scena lunedì 8 novembre, l’acclamata vocalist newyorkese (nonché cantante preferita degli Snarky Puppy) Shayna Steele assieme agli Huntertones, una band strumentale di Brooklyn che
ha nei fiati la sua cifra stilistica e i cui musicisti hanno collaborato con gente come Stevie Wonder e Ed Sheeran. Il loro è un irresistibile mix di jazz, funk e pop.
Lunedì 29 novembre chiuderà la parte autunnale del cartellone il quartetto di George Cables. Nato a New York nel 1944, Cables è stato il pianista di mostri sacri come Art Blakey (nei Jazz
Messangers nel 1969), Sonny Rollins, Joe Henderson, Freddie Hubbard, Dexter Gordon, e tantissimi altri, fra cui Art Pepper, con cui fra il 1979 e il 1982 registrò una serie di dischi considerati pietre miliari della storia del jazz moderno. Si calcola che Cables abbia inciso e suonato con un’ottantina di grandi artisti, senza contare le numerose formazioni di cui è stato leader.
Insomma, uno dei più importanti pianisti del nostro tempo.
I concerti si tengono al Teatro del Gatto alle 20.30 e sono senza intervallo. Onde garantire un ragionevole margine di sicurezza per tutti, il Certificato Covid (oppure un test Pcr o rapido) è
richiesto all’entrata.