Rosa Roca ci spiega come attraverso il gioco si possono aiutare i più piccoli a migliorare la loro consapevolezza
Quando si pensa alla meditazione viene alla mente una pratica molto seriosa, da fare spesso lontano da tutto e tutti... Al contrario, non si tratta solo di qualcosa "da eremiti", è adatta anche ai bambini. In queste giornate di isolamento può essere utile per convogliare l'interesse dei più piccoli in esercizi accattivanti che fanno trascorrere il tempo in modo attivo e costruttivo in famiglia. Scacciamo la noia.
«Fare meditazione coi bambini vuole dire coinvolgerli in attività che si basano sull'attenzione - spiega l'insegnante Yoga Rosa Roca - ma in modo giocoso. Il tipo di attività dipende dalla loro età: si può andare dalla classica concentrazione sul proprio respiro a esercizi come il colorare un mandala, raccontare una storia attraverso le visualizzazioni o eseguire certi movimenti al ritmo di musica, accompagnando i bambini a uno stato di presenza, nel qui e ora».
Cosa può portare ai bambini la meditazione?
«I benefici sono molteplici: favorisce la calma, migliora la concentrazione, s'impara a osservare e a gestire le proprie emozioni, aumenta l'autostima... Senza dimenticare che si arriva ad avere un sonno davvero ristoratore».
Come si riesce a catturare l'attenzione dei più piccoli?
«In genere il coinvolgimento avviene da sé perché le attività sono presentate in modo ludico e con un linguaggio accattivante».
Come per lo yoga, si tratta di attività che si possono fare in famiglia...
«La condivisione con gli altri penso sia un fattore importante. Come faccio già da diversi anni, non appena ritorneremo alla nostra regolare quotidianità, proporrò degli incontri di yoga e meditazione in famiglia, anche immersi nella natura».
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