L'utilità di fingersi qualcun altro nello sviluppo motorio e sociale dei piccoli
Il gioco, si sa, è il metodo utilizzato dai bambini per metabolizzare la realtà o scongiurare le proprie paure. E nei giochi utili a questi processi di crescita c'è, inevitabilmente, anche quello, tanto diffuso, del travestimento. Girare per casa indossando le scarpe di mamma o papà o con una tovaglia sulle spalle a mo' di mantello permette ai piccoli capire il mondo e sperimentarne le dinamiche in base ai propri tempi ed alle proprie regole. Una comprensione a misura di bambino, una sperimentazione che coinvolge anche lo sviluppo sul piano fisico e su quello sociale. Travestirsi da meccanico, da chef, da ballerina, da pescatore, da insegnante o da sportivo (di qualsiasi disciplina) significa emularne i gesti tipici e, così facendo, si fanno movimenti che, altrimenti, non si farebbero, si usano più muscoli e si allena l'equilibrio.
Se poi si pensa che per «giocare a fare la mamma o il papà», per esempio, i piccoli di casa si devono vestire da soli con gli abiti degli adulti e magari indossare qualche loro accessorio, facendo un uso nuovo e più preciso delle manine, si comprende l'ampio raggio di miglioramento motorio che il gioco del travestimento porta con sé. Non solo, perché ne deriva anche un beneficio a lungo termine sui rapporti interpersonali. Mettersi nei panni di qualcun altro, infatti, assume una connotazione concreta e metaforica, insieme. Fingere di essere un'altra persona significa comportarsi come lei e, quindi, capire cosa si prova ad essere lei. E questo stimola l'empatia nei bambini, sviluppando una sensibilità fondamentale nella vita da adulti.
Travestirsi, inoltre, stimola i piccoli a raccontare ciò che fanno e questo favorisce la comunicazione e migliora il loro vocabolario. Senza trascurare che giocando in questo modo si sviluppa l'autonomia e la capacità di prendere decisioni o fare scelte, mentre i bambini imparano ad esternare le proprie emozioni ed esprimere le proprie idee in modo sereno. L'importante, quindi, è lasciare che i bambini scelgano il gioco di ruolo che preferiscono e, magari, aiutarli a farlo mettendo a loro disposizione un contenitore con abiti ed accessori ormai in disuso, ritagli di stoffa e qualche ornamento vistoso, dal quale possano attingere liberamente per esprimere la loro voglia di essere qualcuno di diverso, sbizzarrendo la propria fantasia e la propria creatività.
TMT (ti.mamme team)