Ecco alcuni consigli per cercare di superare le crisi dei più piccoli
Alzi la mano chi ha figli piccoli che odiano lavarsi i capelli. A quanto pare è un argomento che accomuna molte mamme con figli da 0 a circa 4 anni (ma anche oltre). Molti bambini sono terrorizzati dall'acqua sulla faccia e in particolare da occhi e capelli. Nella maggior parte dei casi non è successo nulla di particolare per provocare certe reazioni (tranne magari qualche goccia di sapone finita per sbaglio negli occhi).
Le mamme con grande destrezza si ingegnano nei più abili giochi pur di far passare la paura. Alcune hanno provato perfino con gli occhiali da piscina, ma con scarsissimi risultati. Non necessariamente è un comportamento che deve destare preoccupazione. Quando delle paure forti assalgono i bambini, l’unica cura efficace è mostrare loro la nostra comprensione e avere infinita pazienza. È importante che il momento del bagno avvenga in un ambiente sereno e che sia accompagnato da carezze, coccole e giochi. Anche se il bambino piange ed urla, non bisogna farsi prendere dall’ansia e conseguentemente dalla fretta di terminare il prima possibile, altrimenti alla paura del bambino si aggiungerà la sua agitazione.
Bisogna trovare il giusto equilibrio e non è detto che sia facile. Sicuramente rispondere con grida alle sue urla peggiora solo la situazione. La frustrazione in questi momenti è grande, soprattutto quando si cerca con tutte le forze di far stare meglio i nostri figli senza ottenere i risultati sperati.
Alcuni consigli pratici potrebbero essere quelli di iscrivere i bambini ad un corso di acquaticità per aiutarli ad approcciarsi con maggiore giocosità e confidenza all’acqua. Inoltre, nei negozi di articoli per bambini, vendono delle larghe visiere che circondano la testa e che non fanno andare l’acqua sul viso. Sarebbe opportuno far scegliere al bambino la fantasia che più gli piace magari inventandosi un gioco divertente durante il bagnetto. Fare il bagno insieme al proprio bimbo riempiendo la vasca di schiuma spesso aiuta i bambini a sentirsi più protetti, così come avere a fianco alcuni giochini. La buona notizia? Prima o poi i pargoli crescono e anche questo step difficoltoso sarà superato.