Lavare i vestitini dei bebè richiede accorgimenti per garantire igiene ed evitare irritazioni
Una delle attività più frequenti in una famiglia con neonati è quella di fare il bucato. Montagne di tutine, bavaglini e magliette si accumulano trasformando l’uso della lavatrice e della vaschetta da ammollo una routine più che quotidiana. Al di là della frequenza dei lavaggi, però, c’è la modalità perché lavare gli indumenti dei bebè non è una pratica da espletare a cuor leggero. Povero chi lo pensa! La pelle dei piccolini, infatti, è estremamente delicata e quindi il lavaggio di tutto ciò che andrà a contatto con essa deve essere fatto con estrema attenzione. Utile allora ricordarsi di utilizzare un detergente neutro oppure ipoallergenico o specifico proprio per i neonati, privo di fosfati, sia per i lavaggi a mano che per quelli in lavatrice. E questa è la base. Poi ci sono gli accorgimenti particolari tipo: lavare i vestitini nuovi prima di usarli; abolire sbiancanti, candeggina e ammorbidenti; lavare e conservare gli indumenti dei neonati separatamente da quelli del resto della famiglia.
Tutto questo aiuterà ad evitare irritazioni e dermatiti, senza dimenticare, però, che anche la troppa pulizia può dare allergia a causa dell’impiego di troppi detergenti. Il lavaggio dei vestiti del bebè in lavatrice richiede la verifica della pulizia del cestello, temperature mai superiori a 60 gradi e se la macchia deve essere pretrattata meglio andare di sapone di Marsiglia strofinato a mano. L’ammorbidente, come detto, non deve essere usato e può essere sostituito da un po’ di bicarbonato o di aceto bianco. Il lavaggio a mano, invece, richiede che i capi da lavare siano sciacquati con acqua corrente e per smacchiare, qualora non bastasse il sapone di Marsiglia, si può ricorrere al bicarbonato che è anche un valido igienizzante. Dopo il lavaggio in ammollo in acqua calda per un paio d’ore i vestitini del pupo andranno sciacquati benissimo, anche in lavatrice per maggior sicurezza.
TMT (ti.mamme team)