Serenità e altri benefici della meditazione durante lo stato interessante
Esistono tanti modi per definirla ed altrettanti per praticarla, ma in ogni caso la meditazione rimane uno strumento capace di migliorare il vivere quotidiano. Molte ricerche hanno permesso di appurare che grazie alla meditazione è stato possibile ridurre sintomi di depressione e ansia, ma anche dolore cronico e stress, ricavando miglioramenti del sistema immunitario. Questo non significa che la meditazione possa sostituirsi alla medicina tradizionale, ma sicuramente rappresenta un aiuto nella conquista della serenità. Anche durante la gravidanza. Chi pratica abitualmente la meditazione, continuerà a farlo anche durante il periodo di gestazione, consapevole dei vantaggi che è possibile trarne, mentre chi non l’ha mai praticata potrebbe pensare di farlo per scoprendone i benefici. Scopriamo insieme quali sono.
Il timore che qualcosa possa andare male è inevitabile durante la gravidanza e il pensiero è costantemente rivolto alla salute del bambino. A questo possono aggiungersi alcuni dubbi sul futuro: dalla gestione del tempo, alle capacità come mamma, passando per la solidità economica e di coppia. E tutto insieme genera ansia che potrebbe avere conseguenze negative sull’inquilino del pancione. Un po’ di meditazione, quindi, potrebbe sicuramente aiutare grazie all’astrazione – anche solo per dieci minuti al giorno – da tutti i soliti pensieri. Non solo. La meditazione aiuta ad eliminare condotte sbagliate migliora la qualità del sonno e favorisce abitudini più sane allontanando lo stress che è causa di insonnia, ma anche di fame nervosa, del consumo di troppi caffè e della dipendenza da fumo.
Alla meditazione, inoltre, viene riconosciuto il merito di migliorare autocontrollo e consapevolezza e questo diventa utile soprattutto per tutte le future mamme che accanto – o forse prima – della paura per il dolore fisico del parto, mettono quella di perdere il controllo di se stesse. Con la meditazione, invece, si può conquistare la capacità di visualizzarsi positive e preparate, pronte e capaci di affrontare e gestire la situazione. Inoltre la meditazione può riguardare anche la propria creatura da visualizzare ed al quale rivolgere pensieri ed emozioni positive. Immaginare di abbracciarlo ed accudirlo comincia a creare il legame che si concretizzerà dopo il parto, anch’esso da visualizzare non come un avvenimento traumatico, bensì come il momento in cui si concretizzerà la gioia di vedere per la prima volta il proprio bambino.
TMT (ti.mamme team)