La scoperta dei sapori è un’esperienza che si perfeziona con lo svezzamento
Comincia nel pancione la scoperta del gusto nei bambini che, venuti alla luce, hanno delle capacità ben sviluppate con una spiccata preferenza per il sapore dolce. Crescendo queste facoltà miglioreranno progressivamente arricchendosi di informazioni utili per consentire ai bambini di sviluppare anche le proprie preferenze alimentari. I neonati riconoscono il dolce e il salato, mentre dai 3 ai 6 mesi cominceranno ad entrare in contatto con gusti e consistenze attraverso gli oggetti che porteranno alla bocca. È tra i 6 e i 12 mesi, però, che i pargoli scoprono una realtà ricca e stimolante in fatto di sapori. Il periodo, infatti, è quello dello svezzamento che propone una serie di nuovi cibi, ognuno con il proprio sapore e la propria consistenza.
Le reazioni dei piccoli assaggiatori saranno diverse e li renderanno stupiti e un po’ sospettosi al cospetto di gusti così diversi dal latte. Tra tutti quelli proposti, non mancheranno cibi dal sapore sgradito ai piccoli e, dopo un ulteriore tentativo, sarà preferibile evitare di forzarlo al consumo di quell’alimento, rimandando un ulteriore tentativo a distanza di tempo quando il gusto non apprezzato sarà stato dimenticato. Utile per i pargoli, nella loro scoperta dei sapori, è l’aiuto del tatto. Sarà importante, infatti, che sia proprio il piccolo a toccare il cibo proposto con le manine e portarlo autonomamente alla bocca. All’uopo sarà opportuno che l’alimento in questione sia di consistenza tale da non rappresentare un pericolo per il baby degustatore. Da ricordare che i piccoli saranno propensi a preferire i gusti scoperti nel pancione, pur essendo aperti alle novità di nuovi sapori.
I cibi da inserire inizialmente nello svezzamento dovranno essere dolci e morbidi, così da ricordare il sapore del latte, per poi passare ad una pappa più saporita. Anche in questo caso l’esempio dei genitori sarà uno sprone importante per i bambini che tenderanno ad imitare i comportamenti alimentari di mamma e papà, incuriositi dalle loro preferenze. Per questo sarà importante che gli adulti evitino di manifestare il mancato gradimento di un alimento per non condizionare negativamente i piccoli che potrebbero lasciarsi influenzare sviluppando un’avversione immotivata. È bene, invece, che i bambini sperimentino personalmente le differenze di sapori e che i loro gusti vengano rispettati senza forzature, per evitare lo sviluppo di avversioni.
TMT (ti.mamme team)