Gli animali domestici sono una risorsa per lo sviluppo psicofisico dei bambini
Igiene, sicurezza e tempo: sono le tre argomentazioni alle quali si affida, spesso, la possibile convivenza tra bambini – soprattutto neonati - e animali domestici. C’è chi non si pone il problema ed affronta la situazione con invidiabile aplomb e chi, invece, precipita in un baratro di incertezze. Cominciamo a dissipare un po’ di dubbi. Neonati e animali domestici possono convivere tranquillamente, la sicurezza, la salute e la felicità del bambino sono assicurate e quelle di cane & co. anche. L’importante è agire preventivamente, con intelligenza e buon senso, senza cedere alle perplessità che potrebbero portare anche a decisioni sconsiderate, tipo quella di liberarsi dell’animale domestico in questione. L’arrivo di un bebè scombussola inevitabilmente la routine familiare che comprende anche la vita di un cane o un gatto, ma questo avvenimento deve avere una lettura positiva anche per quel che riguarda la convivenza tra cuccioli d’uomo e cuccioli pelosi. La preparazione del quadrupede all’arrivo di un nuovo componente della famiglia deve essere graduale e consentirà all’animale di abituarsi alle novità senza perdere attenzioni, spazi ed abitudini. Questo consentirà anche al neonato di convivere senza problemi con il pet, imparando ad amarlo e ad apprezzarne la compagnia. Tutto quello che sarà del bambino, dalla cameretta al sonaglino, deve essere conosciuto al cane o al gatto che, così, non sarà spiazzato da suoni e odori, ma li riconoscerà quando ad usarli sarà il bebè.
Per migliorare questa associazione, mamma e papà, durante il processo esplorativo di familiarizzazione del cane o del gatto, potranno usare la tecnica del rinforzo positivo elargendogli carezze e, perché no, premietti. Le abitudini del cane e del gatto di casa dovranno essere rispettate anche con l’arrivo del neonato: potrà essere più faticoso, ma pappa, uscite e giochi dovranno continuare ad esistere per il pet, ai soliti orari e con la solita cura. Fermo restando che cane gli animali domestici ed il bebè possono dormire nella stessa stanza, si potrà organizzare la situazione in modo da far capire soprattutto al quadrupede che fa parte della novità. Nella camera da letto di mamma e papà, per esempio, potranno trovare posto la culla del pargolo da un lato del lettone ed il lettino del cane o del gatto dall’altra. Gli spazi di pargolo e quadrupede dovranno essere ben organizzati per evitare competizioni soprattutto da parte del cane o del gatto che potrebbero sentirsi derubati della massiccia dose di attenzioni che ricevevano prima dell’arrivo del fagottino profumato di latte. Agli inizi si può fare ricorso all’uso di cancellini mobili per creare una separazione che garantisca la tranquillità. Siccome la prudenza non è mai troppa, è preferibile non lasciare il bambino da solo con il cane o il gatto, così da poter mediare i suoi comportamenti che potrebbero causare una reazione istintiva e non volontaria nell’animale.
Se il pupetto giocando tira la coda al peloso di casa può capitare che si rimedi una musata del cane o una graffiata dal gatto. Un comportamento simile ad opera del soffice cucciolo domestico potrebbe turbare il pargolo che potrebbe anche ferirsi, ecco perché la presenza di un adulto è necessaria così da aiutare il piccolo a capire e praticare il rispetto per gli animali, imparando anche gli atteggiamenti da evitare con loro. Il discorso convivenza e rispetto vale anche per altri animali come pesci, uccellini e porcellini d’India, ricordando che sino ai tre anni i bambini non si rendono conto della propria forza e potrebbero far loro male senza rendersene conto. Se ci sono ancora dei dubbi in merito all’opportunità di una convivenza tra bambini e animali domestici, basta tenere presente i vantaggi portati dalla presenza di un cane o un gatto. Benefici fisici e mentali, minore possibilità di sviluppare allergie e grande compagnia sono i vantaggi maggiori per i bambini che crescono imparando a rispettare un’altra creatura, rispettandone i bisogni e le caratteristiche e ricevendo importanti stimoli per lo sviluppo psicofisico. Se a far paura sono le possibili slinguazzate del cane, basterà provvedere a pulire mani e faccia del pargolo, ricordando che anche gattonando entrano in contatto con batteri e germi.
TMT (ti.mamme team)