Come coinvolgere ed invogliare gli uomini a partecipare alla crescita dei pargoli sin dai loro primi giorni di vita
Abbandonato il ruolo di padre-padrone dedito al lavoro e preoccupato solo del sostentamento materiale della famiglia, ogni uomo con figli al giorno d’oggi è diventato un papà. Un importante cambiamento che ha segnato una serie di trasformazioni nella sfera personale ed in quella genitoriale. Per cominciare bisogna ammettere che un papà non ha gli stessi spazi e le stesse attenzioni riservate ad una mamma a partire dalla scoperta di una gravidanza. Il papà è un gregario che deve riuscire a conquistare un posto in prima fila nei rapporti con i figli, dal loro accudimento quotidiano al momento in cui lasceranno il nido familiare. Eppure, al pari della mamma, anche i padri hanno speranze, timori, progetti e speranze legate alle proprie creature e rischiano di tenerli inespressi per lasciare spazio a quelli della donna, da sempre ritenuti prioritari. Però la genitorialità è per un padre uguale a quelle della madre e comporta cambiamenti - spesso stravolgimenti – paure, bisogno di rassicurazioni e senso di inadeguatezza. Ma nessuno, (nemmeno le compagne di vita), sembra accorgersene o, forse, è solo scontato pensare che un uomo non abbia questo tipo di problemi. Si potrebbe pensare al karma che ripaga le velleità del sesso forte!
Invece il rapporto tra padre e figlio dovrebbe essere invogliato sin dall’inizio per diventare un legame forte ed efficace anche nei momenti di cambiamento o difficoltà, così da rendere la figura paterna un riferimento fidato nella vita della prole a qualsiasi età. Ma come favorire questa relazione? Le mamme giocano un ruolo fondamentale perché devono essere promotrici dell’avvicinamento dei padri ai figli, sin dai loro primi giorni di vita, favorendo l’accudimento o semplicemente l’osservazione delle abitudini dei piccoli. La presenza durante le poppate o la collaborazione durante il bagnetto, l’impegno a cambiare il pannolino o a far la spesa per il bebè e per la famiglia sono passi importanti per il coinvolgimento gratificante di ogni papà che si sentirà parte attiva nella vita delle proprie creature. Il modo di coinvolgere il papà adottato dalla donna è fondamentale. Vietati toni lagnosi o perentori, meglio rendere il proprio compagno partecipe della routine dei piccoli un po’ alla volta affidandogli incarichi via via più impegnativi così da aiutarli a superare eventuali dubbi sulla loro adeguatezza a svolgerli.
Rimanere loro accanto mentre vestono il piccolo rafforzerà anche la complicità dei neogenitori ed anche il pargolo percepirà l’affiatamento e la sintonia di mamma e papà. Una mamma che parla serenamente con il papà dei propri figli, lo aiuta ad esternare timori e perplessità, lo consola spiegandogli di comprenderle e condividerle e proponendo di affrontarle insieme per superarle al meglio nell’interesse del bambino stesso. Il ruolo di un papà nella crescita dei figli è fondamentale e deve essere favorito al massimo dalla mamma che gli lascerà spazio anche nelle decisioni che riguardano il bebè senza correggerlo e bacchettarlo imponendo i propri metodi. Un papà che si sente importante nella vita del proprio figlio, vorrà dedicargli ogni momento libero favorendo il suo legame con il piccolo e risultando presente durante tutta la crescita: una soddisfazione per ogni mamma ed un aiuto importante allo sviluppo di sicurezze ed autostima per i piccoli.
TMT (ti.mamme team)