Come gestire i fastidi simili a crampi che durante la notte disturbano il sonno dei piccoli.
Agli inizi del Novecento venivano considerati conseguenza della crescita delle ossa più rapida rispetto a quella dei tendini, ma studi più approfonditi hanno stabilito che i cosiddetti dolori della crescita non hanno un’unica causa reale. La ricorrenza familiare e la natura molto attiva di certi bambini ne facilita la comparsa così come altri fattori di natura fisica ed emotiva come stress, bassa soglia del dolore e problemi posturali. I dolori della crescita, detti anche dolori ricorrenti notturni perché si manifestano nelle ore serali o durante il sonno, pur essendo molto diffusi ed innocui, non devono essere trascurati e deve essere il pediatra a verificarne la natura escludendo altre cause. L’incidenza del fenomeno riguarda circa il 20% dei bambini, soprattutto maschi, tra i 3 ed i 12 anni di età per risolversi con l’adolescenza. A caratterizzare i dolori della crescita sono il fastidio muscolare ed il senso di indolenzimento, accompagnati da dolenza intermittente e manifestazioni dolorose simili a crampi.
I sintomi si manifestano su entrambi i lati del corpo ed interessano le gambe e soprattutto cosce e polpacci, parte posteriore delle ginocchia e caviglie. Le braccia non sono coinvolte, a meno che non ci siano anche problemi di postura, piede piatto o ginocchio valgo. I dolori ricorrenti notturni non sono associati a febbre, rigidità, gonfiore, arrossamento, debolezza muscolare e difficoltà a camminare ed in presenza di queste manifestazioni sarà il pediatra ad indicare gli esami specifici ai quali sottoporre il bambino per individuare l’esatta causa del problema. In presenza di dolori della crescita, al risveglio, il pargolo interessato non risente di alcun indolenzimento e cammina senza difficoltà, pronto per tutte le attività della sua giornata. Nonostante l’intermittenza del fenomeno, che si manifesta con episodi non ravvicinati ed a distanza di giorni, il protrarsi del fenomeno, però, potrebbe influire negativamente sulla qualità del sonno del piccolo e, di conseguenza, sul suo umore durante il giorno.
Come limitare dolori e conseguenze? Effettuare un massaggio sulla parte dolorante rappresenta un sicuro sollievo ed a tal fine sono utili anche degli impacchi o un bagno caldo da effettuare prima di dormire. In associazione a questi rimedi è necessario praticare esercizi di ginnastica posturale e tecniche di rilassamento, oltre ad un po’ di stretching prima di fare attività fisica. Se questi espedienti risultano del tutto inefficaci, si può ricorrere all’assunzione di antiinfiammatori o paracetamolo rigorosamente prescritti dal pediatra. Quando la situazione, nonostante questi rimedi, è talmente complicata da causare il cattivo sonno del bambino e, di conseguenza, disturbi dell’umore e scarsa concentrazione durante il giorno, diventa fondamentale fornire al piccolo il giusto supporto psicologico per aiutarlo a gestire al meglio la situazione recuperando una buona qualità di vita.
TMT (ti.mamme team)