Caratteristiche ed utilità della vitamina B9 importante per feto e mamma
Evitare malformazioni e ritardi della crescita è l’obiettivo principale durante ogni gravidanza, ma anche prima di essa ci si adopera per rendere il concepimento l’inizio di un percorso sicuro per il feto e per la futura mamma. Un alleato prezioso in questo impegno è indubbiamente la vitamina B9, più conosciuta come acido folico del quale è bene garantire il giusto apporto all’organismo con un’alimentazione equilibrata e sana o con integratori specifici in caso di carenze. Il fabbisogno quotidiano di vitamina B9 in ogni soggetto è di 0,4 milligrammi, che diventano 0,6 durante la gravidanza e l’allattamento. Una carenza di acido folico, infatti, può causare gravi malformazioni del feto comprendenti difetti del tubo neurale e ritardi della crescita intrauterina, oltre che parti pretermine.
Per comprendere l’importanza del giusto apporto di acido folico bisogna considerare che tra i disturbi del tubo neurale ci sono la anencefalia (mancanza parziale o totale di cranio e cervello), encefalocele (incompleta saldatura delle ossa craniche con fuoriuscita del cervello) e spina bifida (apertura della colonna vertebrale con esposizione del midollo spinale). L’assunzione del giusto fabbisogno di acido folico garantisce il giusto sviluppo e l’adeguata ossigenazione dei tessuti, compresi quelli embrionali, e riduzione dei livelli di omocisteina, aminoacido che in dosi elevate causa problemi cardiovascolari. Per scongiurare problemi al nascituro, è ormai diffusa l’abitudine di assumere vitamina B9 già prima del concepimento così da riuscire a ridurre fino al 70% il rischio di difetti del tubo neurale e ad escludere con una probabilità del 20% i difetti congeniti come labbro leporino e cardiopatie.
In linea generale e seguendo sempre le indicazioni del proprio ginecologo, è utile regolare l’assunzione di acido folico già nel momento in cui si decide di cercare una gravidanza, ricordando che questa vitamina sembrerebbe utile anche nel favorire la fertilità femminile. L’assunzione di acido folico è possibile attraverso un’alimentazione comprendente frutta e verdura come arance, mandarini, fragole e kiwi, carciofi, spinaci, asparagi cavoli e indivia. La supplementazione di vitamina B9 deve avvenire almeno un mese prima del concepimento e deve essere mantenuta durante i primi tre mesi di gravidanza. Il dosaggio sarà stabilito dallo specialista di riferimento soprattutto per le donne con noti fattori di rischio per i difetti al tubo neurale.
TMT (ti.mamme team)