La scelta della lateralità è spontanea e non deve essere corretta, bensì agevolata
Hanno una memoria migliore, sono più creativi e hanno migliori capacità oratorie: sono questi alcuni degli aspetti riconoscibili nelle persone mancine. Bambini compresi. Il mancinismo è una condizione imprevedibile che può essere osservata a cominciare dai quattro anni o, comunque, in concomitanza con l’inizio delle attività grafiche. La preferenza della mano usata dai bambini per impugnare pastelli e pennarelli, però, non è una prova certa e la predominanza effettiva si rivelerà qualche anno più tardi, lasciando spazio anche ad una lateralità crociata che prevede l’utilizzo di entrambe le mani a seconda delle attività praticate.
Verso i sette anni è possibile effettuare le prove di lateralità osservando: la mano usata dal piccolo per scrivere, lavarsi i denti o svitare un tappo; l’occhio che rimane aperto quando si chiede al pargolo di guardare nel buco fatto in una scatola; l’orecchio che poggerà sul ricevitore del telefono; il piede che muoverà per primo iniziando a camminare o che porterà in avanti per evitare di cadere dopo una spinta. Se il lato utilizzato in ognuna di queste prove sarà lo stesso, la lateralità – destra o sinistra – sarà omogenea, in caso contrario sarà incrociata. Tutte le caratteristiche solitamente attribuite ai mancini, però, sono frutto di errate convinzioni: non è scientificamente provato, infatti, che siano più sensibili, empatici o intelligenti perché guidati dall’emisfero destro del cervello.
Il loro utilizzare il lato sinistro del corpo è solo una personale e spontanea scelta. Questa preferenza può comportare qualche difficoltà come nella scrittura vista la posizione della mano che copre ciò che scrivono, ma sono situazioni difficili solo per chi osserva, mentre i mancini ne sono praticamente inconsci e vi si adattano semplicemente. L’errore commesso in passato era quello di correggere l’inclinazione dei mancini ad usare il lato sinistro del corpo, alterando una predisposizione naturale del tutto normale ed innocua e complicando notevolmente la loro esistenza. Oggi, per fortuna, non ci sono più queste tendenze, ma è vero che un mancino in un mondo a prevalenza di destrimani possa avere qualche difficoltà.
Cosa fare per migliorarle? Il compito dei genitori di un bambino mancino sarà quello di evitare che le incombenze quotidiane possano diventare fonte di stress. La parola d’ordine sarà «libertà» di scegliere la mano con la quale impugnare lo spazzolino da denti o la penna e così via. E per agevolare l’espressione di queste scelte, mamma e papà potranno aiutare il proprio bambino per esempio insegnandogli ad impugnare la penna con le dita posizionate come una pinza per avere una migliore visuale dello spazio di scrittura o dotandolo dei kit per mancini composti da forbici, righello e temperamatite specifici per chi usa la mano sinistra.
TMT (ti.mamme team)