Le alternative possibili per evitare che i piccoli rimangano completamente nudi
La bella stagione e le vacanze al mare segnano un momento molto importante nella vita delle mamme e dei loro piccoli pannolino-muniti. Qualcuna ne approfitta per mettere in atto il piano spannolinamento, mentre le altre si attrezzano al meglio per rendere la vacanza piacevole e divertente per tutti. Durante l’organizzazione delle giornate in spiaggia, la domanda regina per dissipare tutti i dubbi materni è: pannolino sì o no? Le opinioni in merito, infatti, sono diverse ed abbastanza discordanti ed è per questo che è difficile orientarsi nella scelta che, alla fine, risulta molto più semplice di quanto si pensi: l’importante è optare per la scelta più indicata per il proprio pargolo e le sue abitudini. Per poter scegliere, però, bisogna conoscere le possibili opzioni.
La prima cosa da tenere a mente è che il pannolino tradizionale, solitamente scelto come soluzione - un po’ per abitudine un po’ per comodità – non è propriamente la scelta migliore. Esso, infatti, potrebbe risultare poco pratico per la libertà di movimento richiesta dai giochi in spiaggia, risultando molto ingombrante e, se questo non bastasse, bisogna considerare che la combinazione dei materiali che lo compongono, insieme al sudore causato dal caldo, potrebbe causare irritazione delle parti intime del piccolo. Accantonata l’idea del pannolino tradizionale, quali sono le alternative? Il costume da bagno sarebbe la soluzione più logica, considerata anche la protezione da sabbia e batteri che offre, se non fosse per il rischio inconveniente pipì o cacca che soprattutto i più piccoli non tratterrebbero.
L’alternativa potrebbe essere rappresentata dal costume contenitivo che nasce proprio per il mare (o la piscina) ed è realizzato in modo da evitare la fuoriuscita dei bisognini. È lavabili e, quindi, riutilizzabile, ma deve essere della misura giusta per funzionare bene. Un’altra soluzione potrebbe essere rappresentata dai pannolini acquatici, che sono realizzati proprio per essere immersi nell’acqua senza assorbirla. Il materiale traspirante di cui sono fatti non favorisce le irritazioni della pelle del pargoletto e dopo essere stati lavati possono essere riutilizzati. Grazie a queste opzioni, la permanenza anche dei più piccoli in spiaggia diventa più semplice ed il loro utilizzo favorisce comodità e praticità. Ma soprattutto, il loro utilizzo evita la scelta di lasciare i bambini completamente nudi e quindi esposti al rischio di irritazioni da contatto con la sabbia e di infezioni da germi e batteri.
TMT (ti.mamme team)