Durante lo svezzamento è importante garantire la sicurezza dei piccoli
L’Organizzazione mondiale della sanità suggerisce l’allattamento al seno sino a due anni di età del pargolo, sebbene ad ogni madre sia lasciata ovviamente, la facoltà di scegliere come comportarsi. Dopo il primo anno, però, l’alimentazione del pupetto non si basa più solo sul latte e dopo lo svezzamento comincia quel percorso importante durante il quale il piccolo imparerà a nutrirsi. L’esempio dei genitori anche in questo caso sarà fondamentale per insegnare al pargolo i principi di un’alimentazione sana e nutriente. Ma insieme a tutti gli importanti concetti dei cinque pasti al giorno con adeguate porzioni di frutta e verdura, l’aspetto pratico sul quale si interrogano mamma e papà riguarda il rischio di soffocamento al quale potrebbe essere esposto il loro bambino. i piccoli, si sa, son curiosi e tendono ad afferrare tutto ciò che capita loro a portata di mano, portandolo spesso alla bocca.
È il loro modo di scoprire il mondo che li circonda ed anche per il cibo vale la stessa tecnica. A questo bisogna aggiungere l’aspetto multitasking delle creaturine che spesso mangiano ridono e corrono nello stesso momento, allenando all’infarto i propri genitori. Cosa fare per sopravvivere all’esplorazione alimentare dei propri cuccioli? Quando i pupetti cominciano a rapportarsi con il cibo dei grandi, magari praticando l’autosvezzamento con cui si avvicinano da soli agli alimenti, la filosofia domestica si orienta verso la pratica dei tagli sicuri. Il modo migliore per tagliare tutti i cibi a disposizione del piccolo che, del tutto impreparato alle diverse consistenze alimentari, potrà assaggiare senza rischiare di soffocare. Lo sminuzzamento preciso non si limita alle prime settimane di svezzamento, ma deve proseguire sino ai tre o quattro anni. Come tagliare gli alimenti?
La consistenza degli alimenti e la loro forma iniziale rappresentano indicazioni importanti. Il taglio a rondella è da evitare a priori e, quindi, alimenti come carote, banane o wurstel dovranno essere tagliati prima a listarelle nel senso della lunghezza e poi a pezzettini. I cibi tondi come ciliegie o mozzarelline, invece, devono essere tagliati prima in quattro spicchi e poi ancora a pezzetti. Gli alimenti secchi come i biscotti devono essere frantumati, quelli duri come le mele devono essere grattugiati nei primi 12 mesi di vita e poi tagliati a pezzetti. Il pesce e la carne dovranno essere cotti molto bene sino a farli diventare morbidi e poi tagliati a tocchetti piccoli. Insieme all’attenzione per il taglio bisognerà evitare di dare ai bimbi sino ai 5 anni cibi come caramelle gommose o pop corn e bisognerà insegnar loro che quando si mangia, si sta seduti a tavola e non si deve fare altro. Ovviamente sarà bene non lasciare mai i piccoli da soli quando mangiano.
TMT (ti.mamme team)