Ignorare la necessità di capire dei più piccoli minaccia il loro equilibrio mentale
Elaborare la perdita di una persona cara è uno processo che attraversa 5 fasi: rifiuto e negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione. A definirle è la psicologia che evidenzia anche la necessità di concedersi il tempo necessario per il loro completamento. Il percorso non è facile, lo sa chiunque abbia dovuto affrontare un lutto, ma non sempre ci si pone il problema di come l’avvenimento venga vissuto ed affrontato dai bambini. Forse si è tentati di pensare che la loro percezione dell’evento sia diversa e così mentre gli adulti ne parlano, ricordando aneddoti o esternando emozioni, i bambini cosa pensano?
I grandi si pongono domande differenti e pongono in essere comportamenti che producono risultati concreti che aiutano ad elaborare il lutto, ma i piccoli non hanno gli stessi meccanismi per farlo perché i loro interrogativi sono diversi come i loro ricordi e le loro emozioni. Trascurare questi aspetti o, peggio, mentire sull’accaduto per evitare una sofferenza ai pargoli sono comportamenti assolutamente sbagliati che impediranno loro di farsi un’idea corretta dell’accaduto, mentre comprenderanno di essere stati imbrogliati perdendo un po’ di fiducia nei grandi e finendo con il nascondere i propri sentimenti, mentre – a seconda dell’età – elaboreranno strane teorie sulla morte. Il dolore provato dagli adulti sarà percepito dai bambini di qualsiasi età, ma nascondendo loro la verità sulla perdita della persona cara, si impedirà di capire il motivo di quel dolore che verrà considerato insensato.
Questo atteggiamento è il primo impedimento all’apprendimento dell’elaborazione del lutto ed è anche un ostacolo per la rassicurazione ed il conforto che si basano proprio sulla condivisione ed il confronto. I bambini devono trovarsi al cospetto della verità dell’evento e devono poter esprimere le proprie emozioni rispetto ad esso facendo anche domande per ricevere le risposte che serviranno anche per correggere convinzioni sbagliate o bislacche ipotesi formulate con la complicità di una fantasia tutta infantile. Estraniare i piccoli dalla verità della perdita di una persona cara significa impedire loro di effettuare una corretta elaborazione del lutto e, quindi, causare gravi conseguenze sul loro equilibrio psichico, lasciando irrisolte alcune sensazioni che rischiano di ingigantirsi sino a diventare minacce reali persino per la salute mentale dei bambini.