Alcuni medicinali sono causa di gravi intossicazioni per i bambini, anche con l’ingestione di una solo compressa
«Tenere fuori dalla portata dei bambini» è la raccomandazione che campeggia sulla confezione di detergenti, detersivi, solventi, cosmetici e farmaci per evitare quegli incidenti domestici che portano molti bambini in ospedale. L’ingestione o il contatto con sostanze nocive, infatti, può essere causa di avvelenamento che, secondo l’European Report on Child Injury Prevention, è la terza causa di morte infantile nel vecchio continente. Confezioni colorate, profumi invitanti o, semplicemente, l’abitudine a imitare i gesti dei propri adulti di riferimento spingono, spesso, i pargoli a toccare e portare alla bocca anche i prodotti più pericolosi. Ed è proprio per questo che, sollecitando l’attenzione a evitare involontarie e potenzialmente letali distrazioni, le confezioni di tutti i prodotti rischiosi presenti nelle nostre case ricordano di non lasciarli in luoghi facilmente accessibili, meglio optare per i ripiani più alti.
Per non rischiare l’incidente domestico basterebbe ricordare che oltre l’86% dei casi d'ingestione di prodotti tossici provoca avvelenamenti o intossicazioni, mentre il restante numero di casi provoca ustioni chimiche di diversa entità. I vari prodotti per la cura della persona e della casa sono intuibilmente pericolosi considerate le loro composizioni, ma agli occhi di un bambino sono solo contenitori dalle forme particolari che attirano attenzione. A maggior ragione i farmaci, spesso colorati, risultano così simili a caramelle. Se genitori o nonni hanno l'abitudine di utilizzare di frequente compresse per mal di testa, raffreddore, dolori articolari e così via, agli occhi del piccolo sembrerà che staranno mangiando un dolce e «la voglio anch’io» sarà la prima cosa che balenerà nella mente innocente del bimbo. Ma proprio i più piccoli sono i soggetti più a rischio d'intossicazione da farmaci e l’età più a rischio per questi incidenti è fra 1 e 4 anni, coincidente con il periodo delle esplorazioni e della curiosità più spiccata.
Alcuni medicinali sono causa di gravi intossicazioni per i bambini, anche con l’ingestione di una solo compressa ed è per questo che nel dubbio o nella certezza che il proprio bambino abbia ingerito un qualsiasi farmaco è necessario rivolgersi a un centro antiveleni senza improvvisarsi soccorritori provocando il vomito. Pallore o eccessivo rossore della pelle, salivazione e lacrimazione abbondanti, irritabilità, sonnolenza, disturbi dell’equilibrio sono sintomi d'intossicazione per i quali è necessario allertare i soccorsi, ma anche in assenza di essi purtroppo non si può escludere il rischio di avvelenamento ed è quindi opportuno consultare il medico favorendo l’individuazione della sostanza e soprattutto la quantità ingerita. Come sempre, cercare di azzerare i rischi è la regola di comportamento basilare, quindi posizionare tutti i farmaci – e ogni prodotto tossico – a oltre uno metro e mezzo di altezza affinché non sia raggiungibile neanche dal più esperto baby scalatore. I mobili con chiusura a chiave sono un’ulteriore barriera di protezione, così come optare per confezioni dotate di chiusura di sicurezza scoraggerà che ci si dovrà di chiudere accuratamente dopo l’uso. Per evitare confusione ed errata somministrazione sarà, inoltre, opportuno conservare i farmaci nella propria confezione originale. Mentre la regola generale, sempre valida in presenza di bambini, recita che la prudenza non è mai troppa: meglio ricordarlo!