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ti.mammeBambini e agrumi: amicizia difficile

12.11.22 - 08:00
Invogliare i piccoli a mangiare arance e mandarini è difficile, ma non impossibile
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Bambini e agrumi: amicizia difficile
Invogliare i piccoli a mangiare arance e mandarini è difficile, ma non impossibile

«Mio figlio non mangia…» e giù una lista di alimenti di uso comune che la mamma di turno annovera come nemici giurati del proprio pargolo gourmand. In realtà la selettività che i bambini applicano agli alimenti è molto diffusa e spinge i piccoli a rifiutare il cibo che non conoscono bene, del quale non gradiscono sapore e consistenza, un rifiuto talmente netto che induce i genitori ad arrendersi. Comportamento saggio perché costringerli a mangiare o convincerli a farlo dietro promessa di una ricompensa gradita, sono ipotesi di soluzioni controproducenti. Vivere il momento del pasto come un banco di prova pesante, soggetto ad obblighi e ricatti, infatti, spinge il bambino a detestarlo, vivendolo come un sacrificio. Frutta e verdura sono importanti nell’ambito di una dieta corretta e bilanciata che consente ai bambini di assumere tutte le sostanze necessarie ad una crescita sana ed al benessere del loro organismo.

E nel periodo più freddo dell’anno, il consumo degli agrumi, tra la frutta di stagione, è quello più indicato e consigliato per un pieno di vitamine. Proprio il sapore acidulo o la consistenza della polpa di arance e mandarini, però, possono essere davvero poco graditi. Come convincere i pargoletti a mangiarli? La soluzione più immediata che viene in mente è quella di farne spremute, rinunciando all’apporto di fibra della loro polpa, quindi bisogna trovare un metodo convincente e definitivo. L’esempio di mamma e papà, è il fil rouge dell’educazione infantile, quindi anche qui non ce lo facciamo mancare ed anzi lo abbiniamo al coinvolgimento dei piccoli nella preparazione dell’alimento: in questo caso lo sbucciamento degli agrumi, la separazione dei loro spicchi privati dell’albedo (i fili bianchi dalla consistenza mollicosa). Familiarizzare con questi frutti ridurrà la diffidenza dei pargoli. Ma anche renderla originale grazie ad impiattamenti divertenti.

Spicchi usati per riprodurre il sole o un fiore nel piatto, per esempio, diventano accattivanti e mangiarli uno alla volta, secondo uno schema capito solo dalla mente del giovanissimo commensale, diventa una specie di gioco. Un’altra strada percorribile è quella della spiegazione: raccontare ai bambini i benefici della sana alimentazione ed il particolare effetto in questa direzione degli agrumi funziona e li aiuta a comprendere l’importanza della frutta in genere e degli agrumi in particolare, apprezzandola. Ovviamente non si può pretendere di fare al pargolo una dissertazione medico-scientifica che non avrebbero le conoscenze utili per capire, basta fargli un discorso semplice e zeppo di esempi adatti alla sua età. Proprio in riferimento agli anni del bimbo, un adeguato clima giocoso e positivo verso arance e mandarini faciliterà la loro accettazione e, magari, il gradimento.

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