Riscopriamo un oggetto della tradizione con un importante richiamo educativo
Il momento è arrivato: ora pensare al natale non è fuori luogo e si può lasciare spazio alla fantasia per creare decorazioni, stilare elenchi di cose da fare (e poi tralasciare), dare spazio ai piccoli di casa che meglio di tutti riescono ad entusiasmarsi per le feste imminenti. Sì, è vero: l’interesse dei bambini è spesso proiettato a ciò che il periodo riserva, ma li abbiamo abituati così e quindi non si può fare loro una colpa, siamo noi adulti a dover espiare questo errore assecondando la brama di sorprese dei dolci pargoletti che, per l’occasione, profumeranno di biscotti alla cannella. Vi siete immedesimate nell’atmosfera prenatalizia? Allora si può cominciare a parlare di calendario dell’avvento, quel modo divertente di aspettare il Natale gustando una sorpresa quotidiana sino al 25 dicembre. Il primo calendario dell’avvento risale probabilmente a più di cento anni fa, ideato e messo in vendita dall’editore tedesco Gerhard Lang che ne realizzò uno di cartone con piccoli sportelli corrispondenti ai giorni, dietro i quali si celavano disegnini e preghiere. L’uomo aveva sviluppato il progetto su un’abitudine della madre che, per contenere l’ansia natalizia dell’infante di casa, aveva pensato a ventiquattro sorpresine da rifilargli quotidianamente così da rendere più piacevole la trepidante attesa.
Neanche a dirlo, anche il calendario dell’avvento ha il suo potere educativo visto che insegna ad aspettare, quindi non fatevi sfuggire l’occasione di realizzarne uno con i vostri pargoli! Le idee sono tante, dalle più semplici alle più elaborate passando per i kit o per i calendari già pronti in vendita con o senza sorprese. Ma la regola del fai da te vince su tutto e regala indimenticabili pomeriggi di attività condivisa tra schizzi di colla e ritagli di cartoncino.
Come realizzare un calendario dell’avvento? La soluzione più pratica è sicuramente quella di un cordoncino colorato al quale appendere 24 sacchetti (di tela, dalle fantasie natalizie o di semplice iuta) sui quali applicare i numeri in ordine progressivo e da riempire con un regalino. Al posto dei sacchettini, potranno essere utilizzati bicchieri di carta numerati e decorati come pupazzi di neve o simpatiche renne, tubi di cartone rivestiti con carta da regalo o bustine colorate. Ma se avete davvero voglia di sbizzarrirvi, potete realizzare un calendario dell’avvento tridimensionale che servirà anche da decorazione natalizia per la casa. Ed ecco un paio di idee per ispirarvi. Per la prima serviranno cinque rami di misura crescente e del cordino per unirli a formare un albero di natale sul quale poi appendere 24 sacchettini numerati contenenti le sorprese e qualche decorazione, così una volta eliminati i sacchetti rimarrà un originale e grazioso alberello decorativo.
Serve un po’ di manualità in più per realizzare il calendario di pannolenci con le taschine per i piccoli doni. Per realizzarlo serviranno un righello, del feltro in diverse fantasie colorate, un bastoncino, dello spago, numeri (meglio se adesivi), velcro e colla a caldo. Ago e filo per le rifiniture. Preparata la base del calendario con un pezzo di feltro di 54 centimetri per 36, bisognerà cucirne la parte superiore creando un tunnel nel quale infilare il bastoncino di legno, alle cui estremità si legherà lo spago grazie al quale appendere il calendario. Con pezzi di feltro di diverse fantasie lunghi 16 centimetri e larghi 6 si realizzeranno delle taschine, cucite sui bordi e dotate di una piccola patta richiudibile con un pezzetto di velcro. Ogni taschina potrà essere incollata sulla base, quattro per ogni fila alternando le fantasie disponibili, e potrà essere decorata con un bottoncino prima di applicare i numeri. L’ultimo guizzo di fantasia spetta a mamma e papà che dovranno riempire le caselle del calendario così da lasciare ai piccoli la gioia della scoperta di una sorpresa nuova ogni giorno. Via libera a particolari addobbi per l’albero di natale, colorati oggetti di cancelleria, piccoli giocattoli (kit di perline, timbrini, yo-yo), formine per i biscotti, costruzioni o le classiche leccornie della festa.