Come procedere allo svezzamento in modo naturale e salutare
In principio sarà il brodino vegetale, ricco di verdure, o il sughetto lento e la regola più rigida riguarderà le proteine da limitare e il sale e lo zucchero da evitare. Con questo schema semplice, ma fondamentale, si apriranno le danze di un periodo molto importante nella vita di ogni bambino: lo svezzamento. Ricordando che l’alimentazione dei primi mille giorni di vita – dal concepimento ai due anni – è quella che consente di formare la salute di ognuno, è evidente l’importanza di scegliere attentamente cosa proporre al proprio pargolo. Senza dimenticare la novità che le prime pappe rappresentano per lui. Abituato al latte materno o a quello artificiale, il bebè sarà più o meno incuriosito dalle novità alimentari che gli verranno proposte e che saranno pensate espressamente per lui tenendo a mente che il suo fabbisogno è diverso da quello degli adulti. Nella baby pappa ci vorranno più grassi e meno proteine rispetto a quelle assunte da mamma e papà, i primi gli serviranno per la formazione della guaina a protezione del sistema nervoso la misurazione delle altre eviterà di aumentare il rischio obesità in futuro.
Sembra facile, ma in realtà servono le giuste accortezze per provvedere al giusto apporto di nutrienti davvero utili alla crescita ed allo sviluppo del proprio bebè. Circa il 45% di grassi, 15 grammi di proteine, niente zucchero e niente sale (per evitare lo sviluppo di ipertensione e diabete oltre che obesità): si parte così per lo svezzamento, senza dimenticare la progressiva introduzione di tutti gli alimenti. Accantonata la vecchia teoria di una introduzione a step anagrafici per evitare allergie alimentari, si potrà proporre al gourmand in erba un cibo alla volta, ricordando che sarà una sua esigenza abituarsi gradualmente alla novità di sapore e consistenza. Meglio sarebbe proporgli la stessa pappa per alcuni giorni di seguito, prima di apportare modifiche o integrazioni. Ma come preparare la prima pappa? La base di lancio, lo abbiamo già detto, sarà il brodino vegetale a base do zucca, zucchine, carote, spinaci, piselli, porri, sedano e chi più ne ha, più ne metta, perché una maggiore quantità di verdure assicurerà un maggiore apporto di antiossidanti, sali minerali e vitamine.
A questa base vegetale, che può essere sostituita anche da un sughino molto brodoso, si aggiungeranno circa 30 grammi di polvere di cereali scegliendo tra crema di riso o di mais e semolino. Un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo garantirà la componente grassa della pappa. Ad una settimana dallo svezzamento dei pargoli allattati al seno, ed un po’ dopo per quelli allattati con latte artificiale, si inseriranno anche le proteine pari a 15 grammi circa di pesce, carne, formaggio, mezzo uovo cotto bene o legumi privi della buccia. La componente proteica dovrà rimanere bassa almeno sino all’anno di età senza considerarla scarsa visto che, comunque, con l’introduzione della seconda pappa quotidiana, la quantità prevista raddoppierà. Per la scelta della somministrazione del nuovo pasto andrà bene un momento di condivisione familiare, quindi quando sono presenti entrambi i genitori per partecipare tutti all’evento. Se il piccolo non vuole mangiare e snobba anche l’autosvezzamento, meglio non insistere o forzarlo e lasciargli, invece, il tempo che gli serve, magari proponendogli assaggi frequenti dello stesso alimento preparato in modi differenti per incuriosirlo.