No ad accuse e rinfacci, sì a sincerità e calma, perché i bambini hanno bisogno di chiarezza
Il matrimonio è il primo passo verso il divorzio: è una battuta triste nella sua verità, ma rappresenta un’ipotesi che spesso trova compimento interrompendo un idillio nella maggior parte dei casi benedetto dall’arrivo di figli. Quando la possibilità di una separazione fa capolino sull’assetto familiare, tra le priorità dei genitori ci deve essere l’informazione data ai figli nei modi e nei tempi più giusti. È giusto ammettere che l’evento provocherà inevitabilmente del malessere nei figli non tanto per la separazione di mamma e papà, quanto per l’accumulo di tensioni e contrasti causati dai loro problemi di relazione e dai conflitti da essi derivanti. I bambini avvertono e assorbono tutto e, per questo, è fondamentale che i genitori trovino il modo più giusto per rapportarsi con i figli in questo particolare frangente. A cominciare dalla comunicazione della volontà di separarsi che deve essere effettuata insieme, evitando commenti e frecciatine prima o dopo. Addossare le colpe della situazione all’altro genitore in presenza dei bambini è tremendamente doloroso per loro e deve essere evitato per non provocare convinzioni errate e fuorvianti.
Mamma e papà devono concordare il momento in cui raccontare insieme ciò che sta accadendo ai propri figli, dicendo loro la verità senza inventarsi motivazioni apocalittiche e del tutto false. I bambini capiscono, non lo dimentichiamo! Deve essere evitato categoricamente qualsiasi coinvolgimento dei piccoli nell’affaire divorzio: no alle recriminazioni in loro presenza o agli sfoghi vomitati sulle loro piccole spalle contro l’ancora per poco coniuge. I bambini percepiranno solo la rabbia e l’astio riversati contro l’altro genitore e, essendo estranei agli accadimenti che hanno portato a quella scelta, non ne comprenderanno la natura e soffriranno solo per le offese a danno dell’altro. La comunicazione del grande cambiamento deve avvenire in un contesto di grande serenità, con entrambi i genitori seduti accanto ai figli e capaci di trasmettere con affetto un messaggio semplice e privo di sottintesi e malumori. Mamma e papà non vanno più d’accordo e hanno bisogno di vivere separati.
Niente battute o rinfacci, allusioni o frecciatine: ai bambini non interessano eventuali colpe, a loro interessa solo avere genitori capaci di andar d’accordo in questo ruolo. La comunicazione della separazione andrà data a tutti i figli insieme, lasciando ad ognuno la possibilità di un dialogo privato per esternare dubbi, domande o timori. Le reazioni dei figli devono avere il loro spazio e devono essere attentamente valutate. Vietati gli atteggiamenti tranquillizzanti filtrati da rattoppi edulcorati al cospetto di una esplosione di pianto o rabbia, perché non devono essere date false speranze, ma rassicurazioni corrette con la giusta valorizzazione dei momenti di condivisione. La scelta di separarsi non è semplice, ma non deve nemmeno essere distruttiva. Assodato che sono i continui litigi ed il disaccordo dei genitori a far soffrire i figli – più del divorzio in sé -, aiutare i bambini a comprendere ciò che accade, li aiuta a recuperare tranquillità e ad accettare la nuova situazione cogliendo il buono della recuperata calma di mamma e papà e della possibilità di amare e sentirsi amati in modo sereno e rassicurante.