Cerca e trova immobili
Il periodo dell’anno più famoso per lo scambio di doni è il migliore per capirne l’importanza.
Natale è quel periodo dell’anno in cui si attiva il sillogismo imperfetto riguardante i bambini ed i regali. Quelle letterine scritte a Babbo Natale con un lunghissimo elenco di desideri sono l’arma a doppio taglio con la quale gli adulti pensano di rendere felici i pargoli mentre, in realtà, finiscono per renderli insicuri alimentando la loro bramosia e non educandoli alla scelta e, quindi, alla rinuncia. La parentesi natalizia dei regali, con tutta la preparazione che la caratterizza a cominciare proprio dalla letterina, deve essere un momento educativo di grande valenza, grazie al quale stabilire delle regole a proposito delle richieste ed impartire le prime lezioni sul valore del denaro. Dare più importanza ai momenti di condivisione, come quelli dedicati alla decorazione dell’albero e di tutta la casa, per esempio, rafforza i legami ed i rapporti umani sui quali i piccoli sentono di poter contare, recuperando un livello di sicurezza ed autostima maggiore rispetto a quello dei coetanei concentrati sull’accaparramento di beni materiali.
Non solo: i bambini abituati a coltivare relazioni significativi con parenti ed amici, sviluppano livelli maggiori di empatia e sensibilità, sono più propensi alla condivisione e, quindi, meno egoisti e possessivi. Ai pargoli che aspettano il Natale per ottenere tutto ciò che desiderano, mamma e papà dovrebbero far capire che non si può sempre ottenere tutto ciò che si vuole, valorizzando i momenti di coesione e condivisione ed aiutando, così, i piccoli a comprendere il valore del tempo trascorso con i propri cari e delle attività svolte con loro. E siccome i regali ci saranno comunque - e saranno anche tanti visto che l’intero parentado riterrà opportuno omaggiare il piccolo di casa con un presente -, bisognerà aiutare il pargolo a riconoscere il valore di quei doni ed a ringraziare consapevolmente per essi. La scena del bambino che afferra i regali, li scarta e li ripone uno dopo l’altro, senza nemmeno ringraziare, è triste e deprimente ed oltre a mettere in imbarazzo i genitori insegna al pargolo a darli per scontati.
Insegnare ai piccoli l’importanza dei doni che ricevono è importante anche se non semplice e, per farlo, bisogna cominciare dalla sfumatura di significato tra le parole regalo e dono, generalmente usate come sinonimi, ma indicanti uno scambio, la prima, ed un gesto di affetto fine a se stesso, l’altra. Natale, quindi, è un momento di scambio che invita alla generosità e non all’avidità. Portare con sé i pargoli nei giri di shopping nel periodo festivo può essere una buona occasione per coinvolgerli nella scelta dei regali per i parenti, ma anche per aiutarli a comprendere il valore degli oggetti scelti: quello economico e, soprattutto, quello emotivo. I bambini impareranno, così, che la scelta di un oggetto da dedicare a qualcuno in particolare ha un valore speciale, perché è scelto espressamente per quella persona ripensando ai suoi gusti ed alle sue preferenze. Intuendo che anche dietro i doni che riceve ci sono la stessa cura e la stessa attenzione, il bambino comincerà ad apprezzarli di più, ringraziando per il loro valore soprattutto affettivo. Così facendo i piccoli svilupperanno l’attenzione necessaria anche per i momenti di condivisione con la famiglia, le risate e gli scherzi, e saranno quei momenti che crescendo ricorderà come i regali più belli e preziosi di Natale.
