Organizzarsi è la soluzione migliore per gestire l’arrivo dei gemelli.
Tornare a casa dopo il parto non è mai facile, perché varcata la soglia domestica responsabilità, ansia e timori sono lì ad accogliere la neomamma: la cura del bebè diventa la sua missione quotidiana e richiede molta organizzazione. Ma se è una faticaccia con un neonato, con due (o più)! E già, perché il parto gemellare può essere in agguato e nessuna ecografia potrà mai svelare, sin dalla sua prima onda sonora, quanta organizzazione sarà necessaria per accogliere e accudire i gemelli. Diventa fondamentale, quindi, prepararsi adeguatamente perché anche se si potrà fare affidamento sull’aiuto del coniuge e del parentado in genere, ci saranno sempre le incertezze. Perché il dubbio è connaturato in ogni neomamma, tanto che porti a casa un pargoletto o che ne porti un paio o più. Ed è del tutto normale! Ma allora come prepararsi all’arrivo dei gemelli? Dopo una gravidanza un po’ più faticosa – non fosse altro che per il peso del pancione – vissuta all’ombra del riposo necessario e dei nuovi ritmi imposti dallo stesso organismo, che invita a non sprecare energie e a mangiare in modo equilibrato, il lieto evento sancisce l’inizio di una nuova e bellissima avventura.
E la parola d’ordine per viverla al meglio è organizzazione. I primi tempi saranno duri, inutile negarlo, ma gestire la nuova quotidianità è possibile imparando a destreggiarsi tra le esigenze dei piccoli ricordando di ottimizzare il tempo. Questo principio vale per lo svolgimento delle attività giornaliere (pappa, bagnetto, giochi, cambio pannolino) e per le attenzioni a ognuno dei gemelli. Fare tutto da sole non sarà possibile, è evidente, e come sempre il consiglio è quello di farsi aiutare e di valorizzare le risorse, con un occhio all’esperienza degli altri e alle reali possibilità di risparmio. Perché l’aspetto economico non è da sottovalutare e i programmi di seconda mano sono ottimi e funzionali e si integrano perfettamente con i sempre ben accetti regali di parenti e amici. Ma vediamo quale può essere l’abc di sopravvivenza di una twins mum. Dalla A di accudire alla Z di zonizzare, passando per la B di bestemmiare, per la M di minimizzare e la R di riuscire, la mamma di gemelli (come del resto ogni altra mamma) scopre capacità personali fino a quel momento ignorate, scoprendosi capace di esorcizzare ogni timore e affrontare qualsiasi ostacolo.
Dopo essersi procurata tutto l’occorrente per accogliere i gemelli, dai lettini, ai seggiolini per auto, al fasciatoio e al passeggino doppio e dopo aver provveduto a predisporre ogni comodità domestica compreso il mangia pannolini, si passerà alla praticità delle situazioni. Gli intoppi ci saranno e bisognerà semplicemente organizzarsi per trovare la strada migliore per superarli. Come portare due gemelli in ascensore? Fasce, navette attacca-stacca, sdraiette e porta enfant: ci sarà sicuramente il modo giusto per riportare i piccoli a casa dopo ogni uscita. Già, uscire deve essere un imperativo. Dopo le prime settimane di assestamento – durante le quali si potranno rifiutare anche le visite per creare il nuovo equilibrio esistenziale – andare fuori casa ogni giorno deve essere una specie di obbligo. Niente scuse: un giro al parco come una puntata al panificio migliorano l’umore e scongiurano la deprimente autoreclusione, senza dimenticare che fanno bene alla salute di mamma e pargoletti. E poi, vietato vergognarsi di chiedere aiuto e non disperare quando il papà va al lavoro. Via libera, invece, alle strategie che aiutano come predisporre tanti posti in casa per i sonnellini e ricorrere alla spesa on line, ma anche imparare a giocare d’anticipo: se manca poco alla poppata, sfamare un bebè prima dell’altro per soddisfare il loro appetito senza lasciar spazio alle proteste urlanti.