I contributi e le indennità a disposizione dei nuclei con figli e reddito insufficiente
I sistemi sociali ben organizzati sono quelli che prevedono anche gli aiuti ai nuclei familiari con esigenze economiche particolari, derivanti da redditi insufficienti o assenti. Ogni integrazione è finalizzata a garantire la soddisfazione delle necessità primarie nella crescita dei bambini, ed è fondamentale per aiutare le famiglie ad affrontare con meno difficoltà le spese per i propri figli, naturali e adottati. La nascita di un pargolo, infatti, oltre alla grande gioia e tutte le belle cose che porta con sé, può rappresentare anche motivo di preoccupazione economica da superare accedendo agli strumenti a disposizione per la stabilizzazione delle finanze domestiche. La legge federale sugli assegni familiari è quella che disciplina l’erogazione di contributi alle famiglie con figli under 16 (o under 20 in caso di malattia o disabilità).
L’importo degli assegni è determinato in base al cantone di residenza e in ognuno è previsto un contributo minimo stabilito dalla Confederazione da erogare insieme a eventuali bonus che si concretizzano negli assegni di nascita e anche in quelli di adozione. Presso la cassa di compensazione del proprio cantone di residenza è possibile informarsi sull’ammontare degli assegni familiari e sull’esistenza di eventuali altri sussidi. Gli assegni familiari spettano a tutti i lavoratori subordinati e indipendenti, con indicazioni specifiche per i salariati agricoli. Il genitore, che per legge figura come primo avente diritto, riceve un assegno per ogni figlio naturale e adottato, e se il coniuge lavora in un cantone diverso da quello di residenza, nel quale gli assegni familiari risultano più cospicui, ha diritto a un indennizzo compensativo.
Dopo i 16 anni di età del figlio è previsto un assegno di formazione erogato previa dimostrazione del percorso formativo sostenuto. Il suo ammontare dipende ancora dalle decisioni del cantone di residenza che si regolano sulla base del minimo di 250 franchi mensili, previsto dalla Confederazione. Il contributo potrà essere percepito sino al completamento del percorso formativo e, comunque, non oltre i 25 anni. Da un punto di vista fiscale va precisato che gli importi erogati con gli assegni familiari rientrano nel reddito imponibile e, quindi, sono sottoposti a tassazione con conseguente decurtazione dell’importo complessivo. Le famiglie, quindi, possono disporre solo dell’importo del contributo al netto delle tasse.