Come ovviare all’ansia da separazione e superare il senso di colpa
Dopo essere rimaste a casa a occuparsi del proprio neonato, instaurando con lui un legame quasi simbiotico che provvede alle esigenze del piccolo e nutre l’animo materno, per le donne lavoratrici arriva il momento di tornare al lavoro, appunto. Ed è a questo punto che si presentano due possibili scenari: quello della felicità per i propri spazi che vengono recuperati e quello del senso di colpa per la separazione dall’infante. La routine creata dopo l’arrivo del bebè, quella che ha stravolto le abitudini precedenti, deve essere a sua volta modificata mentre vengono prese decisioni per riorganizzare la quotidianità familiare. E allora, come tornare in pista dopo il congedo per maternità senza troppi strascichi? La situazione sarebbe facilmente gestibile se ci fosse in ballo solo l’ansia da separazione delle mamme.
Il problema s’ingrandisce a causa delle infiltrazioni dei giudizi esterni, quelli che arrivano perché chiunque si sente autorizzato a dispensare opinioni e consigli dai quali bisognerebbe allontanarsi con garbo, ma con decisione. Recuperare i propri spazi personali e lavorativi è fondamentale per ogni donna affinché possa essere più serena e, di conseguenza, aiutare il proprio pargolo a crescere tranquillamente. Separarsi dalla propria creatura anche se per il dovere di tornare a lavorare, può generare emozioni differenti che oscillano tra il senso di sollievo per la possibilità di delegare ad altri l’accudimento del bebè, a quello di colpa per la stessa circostanza. È quest’ultimo a non avere ragion d’essere! Che siano i nonni, una baby sitter o l’asilo nido a prendersene cura, il piccolo avrà tutte le attenzioni necessarie e con questo pensiero rasserenante, ogni donna potrà gestire con assoluta serenità il proprio rientro al lavoro. Delegare diventa l’imperativo di ogni mamma che, dopo aver abituato il piccolo alla presenza della baby sitter o alla frequenza del nido, quindi alla propria assenza, potrà riprendere tranquillamente le proprie attività. O, almeno, potrà sforzarsi di farlo!
Allontanarsi dal bebè per qualche ora al giorno, infatti, non significa intaccare il legame con lui né rinunciare al proprio ruolo genitoriale: il piccolo sarà sereno e si godrà la presenza della mamma al suo ritorno. Consapevoli di non poter essere presenti ovunque, le neomamme riprendono le abitudini che avevano prima della maternità, integrandole con le nuove responsabilità e creando un nuovo equilibrio di priorità. Avere la certezza di far ruotare tutto intorno alle necessità del bambino, rispettando la routine delle sue abitudini dalla pappa al sonnellino, passando per bagnetto e coccole, aiuterà le mamme che rientrano al lavoro dopo il congedo per maternità ad abbandonare il senso di colpa e riprendere pienamente possesso della propria vita. Essere state al lavoro dopo aver salutato tranquillamente il piccolo senza temere il suo eventuale pianto per l’allontanamento della mamma, renderà il rientro a casa più gratificante ed entusiasmante. E il tempo esclusivo dedicato al bebè dopo le ore di separazione sarà il modo perfetto per ritrovarsi tra coccole e gesti amorevoli di reciproco conforto.