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SVIZZERAClienti e contribuenti non avrebbero perso nemmeno un franco con la liquidazione di Credit Suisse

21.12.23 - 08:15
Non lo si è fatto per evitare un enorme danno reputazionale alla piazza finanziaria, ha spiegato Sergio Ermotti
KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI (SALVATORE DI NOLFI)
Fonte Ats Awp
Clienti e contribuenti non avrebbero perso nemmeno un franco con la liquidazione di Credit Suisse
Non lo si è fatto per evitare un enorme danno reputazionale alla piazza finanziaria, ha spiegato Sergio Ermotti

ZURIGO - Secondo il direttore generale (Ceo) di UBS Sergio Ermotti, Credit Suisse (CS) avrebbe potuto essere liquidato «senza un franco di perdita per clienti e contribuenti». Tuttavia, il danno reputazionale per la piazza finanziaria sarebbe stato molto maggiore rispetto agli effetti dell'acquisizione da parte di UBS avvenuta a marzo, ha dichiarato in un'intervista.

L'acquisizione è stata la soluzione migliore, dichiara Ermotti in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. «Liquidare una grande banca solo per confermare che (la regolamentazione del) "too big to fail" funziona sarebbe stato puro masochismo». Il Ceo di UBS sottolinea che non si sa quale sarebbe stato lo shock generato e che sicuramente sarebbero andati persi molti più posti di lavoro.

Ermotti descrive la crisi di CS come un evento isolato dal resto del settore e «sviluppatosi nel corso di anni». Nessuno si è augurato il crollo di CS e soprattutto non il modo in cui è avvenuto. «Ma non conosco nessun altro paese che sarebbe stato in grado di superare una simile crisi in 72 ore come ha fatto la Svizzera».

Come prevenire

Se si vogliono prevenire tali crisi, è necessaria una regolamentazione che garantisca una gestione adeguata dei rischi. «Se in Svizzera avessimo pubblicato regolarmente i risultati degli stress test, probabilmente i problemi di CS sarebbero emersi prima». Inoltre, le autorità di vigilanza dovrebbero disporre di parametri più significativi che consentano loro di intervenire tempestivamente.

In molti casi non si tratta solo di competenze, ma anche di credibilità, afferma il manager ticinese. Anche UBS è molto interessata a un'autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA forte, ma "forte" non significa più regolamentazione, bensì un'«ottimizzazione mirata delle condizioni quadro nonché regole e cervelli intelligenti».

Ermotti è contrario all'aumento del capitale proprio: tali richieste sono puro populismo, dice il Ceo di UBS. «Il CS disponeva di sufficiente capitale proprio. Non serve più capitale proprio costoso. Più capitale proprio sarebbe zavorra per l'intera economia».

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COMMENTI
 

S.L. 1 anno fa su tio
Singolo evento??…forse nessuno si ricorda la fusione UBS con SBS?? É stata fatta perché UBS era diventata illiquida, fallita. La prossima volta con chi facciamo la fusione? Con la Migros?
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