A seguito del blackout del 24 luglio che ha colpito il Sottoceneri, per oltre un’ora l’informatica della maggior parte delle aziende ha smesso di funzionare
Durante il blackout del 24 luglio, molti di noi in azienda hanno vissuto la classica situazione di schermi neri, comunicazioni interrotte, lavori non salvati, clienti e collaboratori come minimo disorientati, nella maggior parte dei casi arrabbiati. Dalla nostra esperienza, i disagi per l’operatività delle aziende, in particolare a livello di informatica, sono continuati ben oltre l’ora durante la quale è mancata la corrente, con aziende che hanno impiegato un intero pomeriggio per ritrovare la normalità e l’efficienza. Questo tempo si è tradotto, per alcune aziende, in decine di migliaia di franchi di perdita.
L’avvenimento ci conferma ancora una volta la centralità delle tecnologie e dell’informatica nelle aziende di oggi. Il digitale fa parte della nostra vita di tutti i giorni, così come fa parte del nostro lavoro. La criticità e pervasività delle tecnologie dell’informazione (ICT) per le aziende, è destinata solo ad aumentare, vista l’accelerazione in atto in ambito Digitalizzazione delle Imprese e Industria 4.0.
La buona notizia è che la continuità operativa (business continuity) in ambito ICT può essere garantita alle imprese, con lo stesso livello richiesto da banche ed ospedali, ma a costi irrisori, approfittando delle possibilità di outsourcing dell’infrastruttura ICT in datacenter specializzati per questo scopo.
L’outsourcing del data center, ovvero l’esternalizzazione dell’infrastruttura di gestione dei dati, permette alle imprese di affidare la gestione degli aspetti critici della continuità e sicurezza ICT ad aziende specializzate e qualificate, che investono ingentemente in competenze ed infrastrutture dedicate a questo scopo. La Svizzera è uno dei luoghi preferiti a livello globale per la realizzazione di data center, i cui spazi vengono poi offerti ad aziende piccole e grandi.
Le infrastrutture di gestione dei dati a cui è possibile accedere grazie all’outsourcing offrono standard di servizi estremamente elevati che comportano, in primis, l’aumento dei livelli di continuità operativa (garantita al 99.998%) e di sicurezza dei dati. Grazie a strutture all’avanguardia ed efficienti e grazie alle economie di scala, i provider di questi servizi offrono condizioni economiche molto vantaggiose, in particolare se confrontate con soluzioni “in-house”. Il modello economico è quello dell’affitto mensile, che evita quindi di bloccare risorse importanti per investimenti non-core per l’azienda.
I costi sono nettamente minori anche per la connettività, visto che nei datacenter specializzati in outsourcing, sono tipicamente presenti gli operatori di telecomunicazioni di riferimento e si applicano anche qui economie di scala. Scegliendo un provider di servizi di outsourcing, poi, è bene optare per una struttura dotata della certificazione ISO 27001, ovvero una norma internazionale specifica per la business continuity. Un valore aggiunto con il quale presentarsi davanti ai propri clienti.
Swisscolocation SA, azienda ticinese, con un proprio datacenter di livello Tier III a Morbio, nasce nel 2013 quale joint venture di 3 aziende importanti in Ticino e Svizzera in ambito servizi ICT, che negli ultimi 15 anni hanno costruito e operato con successo 8 datacenter. Affitta ad aziende ticinesi, svizzere ed internazionali infrastrutture adibite a sala dati per ospitare le loro apparecchiature ICT critiche.
Affidarsi a un provider di questo tipo è l’opportunutà per concentrarsi e liberare risorse sulle attività core del proprio business, mentre il caso Swissgrid rimarrà soltanto un ricordo.
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Marco Cavadini (CEO Swisscolocation SA)