Chi opera nel digitale può lavorare da remoto per gestire i propri clienti, anche in periodi critici come quelli attuali
Si chiama WellD ed è una realtà nata in Ticino nel 2008 e che oggi ha sedi a Lugano e Milano. Occupa oltre 40 tra programmatori, ingegneri e computer scientist e si propone come un partner ideale che fornisce consulenza a livello di analisi e di programmazione software. È una realtà in grado di seguire tutto il processo, perché a partire da analisi approfondite è possibile elaborare una strategia improntata alla trasformazione digitale dei processi per le aziende clienti. Ma se in periodi meno complicati rispetto a quanto viviamo in queste settimane l’adozione di nuove tecnologie richiede un progetto meditato e a volte un lasso di tempo ampio, oggi l’emergenza dettata dal Coronavirus impone spesso di “bruciare” le tappe, magari introducendo il lavoro da remoto per gestire la continuità aziendale.
Ne abbiamo parlato con Luca Camerini, CEO di WellD, per farci raccontare come funziona oggi la sua azienda e per chiedergli su quali settori sono particolarmente attivi i suoi collaboratori.
Stiamo attraversando un periodo tremendamente complicato per effetto del Coronavirus. Voi come vi siete attrezzati per poter seguire i vostri clienti?
In WellD sviluppiamo software dedicato e forniamo consulenza tecnica e informatica. Siamo un’azienda agile che opera in un settore da sempre preparato per servire i clienti anche a distanza. Come credo tutti, non ci saremmo mai aspettati una situazione come quella attuale, ma siamo riusciti a iniziare a lavorare da remoto praticamente subito, dato che adottiamo strumenti specifici per coordinarci tra noi, tenere sempre sotto controllo le attività e aggiornare costantemente i clienti rendendo visibili e concreti gli avanzamenti sui progetti. Oggi sono contento di dire che nessuno di loro ci ha riportato problemi nel servizio che forniamo quotidianamente.
State seguendo progetti, di cui ci potete fare cenno, relativi a clienti che in questa particolare congiuntura hanno necessità di affrettare la loro presenza online o digitale?
Anche in condizioni normali, la maggior parte dei progetti che seguiamo è critica per i processi di lavoro dei nostri clienti. La cosa essenziale era quindi garantire la continuità degli sviluppi e dell’assistenza. Che siano progetti di mobile banking, monitoraggio di filiere produttive, software sanitario è chiaro che si sente una maggiore dipendenza da soluzioni che sfruttino internet e l’interconnessione tra dati. Abbiamo anche ricevuto alcune richieste specifiche da clienti industriali meno preparati, che oggi hanno più urgenza di sistemi che automatizzino i processi, dall’approvvigionamento fino alla vendita online delle loro merci.
Quali sono le competenze e qualità per chi opera nel vostro campo che si dimostrano vincenti in un momento di forte criticità e disorientamento?
Il nostro è un lavoro di team, e quindi serve anzitutto una metodologia di lavoro chiara e definita. Noi usiamo metodi AGILI da sempre, e i loro “rituali” – dalle riunioni mattutine al tracciamento della attività – aiutano moltissimo a strutturare le giornate lavorative in modo sistematico. E, quindi, a non perdere di vista gli obiettivi. WellD fa la sua parte favorendo e formando le persone a questi metodi, dotando i collaboratori della strumentazione necessaria e dando indicazioni chiare. Poi certamente entra in gioco la responsabilità e l’autodisciplina dei singoli, ma devo dire che in questo momento difficile la risposta è stata ottima.
Siete uno dei partner storici dell'iniziativa voxxed. Quali sono le motivazioni che vi spingono a partecipare fin dalla prima edizione?
Noi ci siamo sempre identificati come un’azienda di stampo tecnico e ingegneristico, e il motto del Voxxed “fatto da sviluppatori, per gli sviluppatori” incarna perfettamente la nostra idea di evento professionale utile. Per tenere aggiornati i nostri collaboratori, per partecipare ad una community più che mai viva e interconnessa, per alzare la testa dai progetti quotidiani e guardare a dove sta andando la tecnologia e la disciplina in generale. WellD ha subito aderito ad un’iniziativa “nata dal basso” perché ha riconosciuto il stesso percorso che abbiamo attraversato quando siamo nati più di dieci anni fa. L’obiettivo era anzitutto conoscere persone con una mentalità e una visione simile alla nostra, il resto è seguito negli anni e oggi il Voxxed credo sia la migliore conferenza tecnica per lo sviluppo software sul territorio.
Infine, WellD vuol dire 'andare oltre', ma nell'ambito dello sviluppo e della programmazione come si ridefinisce questa promessa che è insita nel vostro marchio?
Noi siamo ancora un’azienda di piccole-medie dimensioni rispetto a competitor molto più grossi numericamente. Il nostro valore aggiunto è sempre stato quello di offrire un servizio allo stato dell’arte, rivolto a quello che il software sarà fra 3, 4, 5 anni e non a quello che “è sempre stato”. Questo vuole dire lavorare insieme a noi: poter evolvere tecnologicamente con un partner accessibile e agile, in grado di portare innovazione con competenza. Per questo investiamo moltissimo in iniziative come il Voxxed: perché ci consentono non solo di restare al passo, ma appunto di “andare oltre”.
CHI È ated – ICT Ticino
ated - ICT Ticino è un’associazione indipendente, fondata e attiva nel Canton Ticino dal 1971, aperta a tutte le persone, aziende e organizzazioni interessate alle tecnologie e alla trasformazione digitale.
Dal suo esordio, ated - ICT Ticino ha organizzato oltre 1.000 manifestazioni e promosso innumerevoli conferenze, giornate di studio, visite e viaggi tematici, workshop e corsi. ated - ICT Ticino collabora con le principali istituzioni pubbliche e private, enti e aziende di riferimento, nonché altre associazioni vicine al settore tecnologico e all'innovazione. Grazie alla costante crescita qualitativa dell'attività svolta sul territorio, ated – ICT Ticino è riconosciuta come un'associazione di riferimento nell'ambito economico, politico ed istituzionale del cantone, in grado di favorire il dibattito tra aziende e professionisti e capace di coinvolgere le giovani generazioni, grazie ai percorsi promossi dal programma ated4kids.