“Salone Formazione e Impiego”: l’80 % delle carriere che esisteranno nel 2030, non sono ancora state inventate.
Nei giorni scorsi il team composto da Cristina Giotto, Francesca Prospero Cerza e Luisa Masciello ha presentato a Ginevra Swiss Virtual Expo come strumento innovativo per scopi didattici, ma anche in relazione alla creazione di nuovi profili e competenze. Si è trattato di una partecipazione nell’ambito di una conferenza che ha avuto luogo in occasione del “Salone Formazione e Impiego”, organizzato dall’Office cantonal de l'emploi (OCE). Nel corso dell’iniziativa è stato animato anche l’atelier del metaverso, che ha oferto agli oltre 400 partecipanti l’esperienza i di sperimentare una camminata virtuale all’interno di Swiss Virtual Expo.
Ci racconta Cristina Giotto, Presidente e Direttore di ated-ICT Ticino: “La conferenza è stata un successo, la sala piena, gli ultimi spazi riempiti con l’aggiunta di sedie e per finire, come ci ha raccontato un partecipante che ahimè, non è riuscito ad entrare: “la porte a été blindée”. Ma quel che ci ha entusiasmate moltissimo è stata l’apertura della Svizzera romanda verso la nostra tecnologia, ma ancora di più, è stato straordinario, quanto gli ospiti fantasticassero sui casi di applicazione del metaverso nel loro settore, ad esempio spaziando dal reclutamento alla formazione”.
“Durante l'incontro, - continua Francesca Prospero Cerza, Innovation Manager di Swiss Virtual Expo - abbiamo spiegato le origini di questa nuova parola “metaverso”, ma soprattutto, abbiamo cercato di illustrare, quali siano state le evoluzioni macro ambientali che hanno favorito lo sviluppo dell’insieme delle tecnologie che ad oggi troviamo all’interno del mondo del metaverso. E, anche se lo ignoriamo, le tecnologie del metaverso sono già presenti nella nostra vita quotidiana, basta pensare infatti a Google Lens, un’App Google pre-installata nei nostri dispositivi mobili, che tramite la fotocamera, ci permette di esplorare e identificare ciò che ci circonda”.
Le opportunità per le imprese non mancano, quindi, e i vettori del cambiamento per il rimodellare il modo di lavorare sono prevalentemente 4:
Come ha osservato Luisa Masciello, Business Developer di Swiss Virtual Expo: “L’80 % delle carriere che esisteranno nel 2030, non sono ancora state inventate. Non a caso Meta insieme ad un’azienda francese di formazione ha lanciato quest’anno un nuovo percorso formativo per istruire un centinaio di studenti prevalentemente in due ruoli: sviluppatori specializzati in tecnologie immersive e tecnici di supporto e assistenza. Ad oggi, non esistono dei percorsi di studi strutturati, ma è normale, visto che non è ancora stato definito il significato di metaverso nel dizionario. Esistono, però, molti percorsi che ci permettono di formarci e informarci su piccoli componenti di questo meta puzzle”.
Quindi, per chi vuole intraprendere una formazione in questi ambiti, è bene che rientri in una delle aree dei 5 lavori del futuro nell’economia del metaverso: