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Lugano's Plan ₿

«Stiamo costruendo l'internet del denaro»

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Elizabeth Stark, CEO di Lightning Labs, ha spiegato come Lightning Network stia abilitando possibilità infinite: interoperabilità di Bitcoin, transazioni istantanee anche mediante più asset e persino collegamenti con applicazioni di AI.

Oltre a essere co-fondatrice e CEO di Lightning Labs, Elizabeth Stark era una delle speaker più attese della terza edizione del Plan ₿ Forum. Il suo profilo è molto noto: una figura di spicco nel mondo della finanza decentralizzata, passata dallo sfondo alla ribalta soprattutto per il suo lavoro sulla scalabilità di Bitcoin e per la sua battaglia a favore dei protocolli open source. Nel corso del suo intervento, annunciato con il titolo "All Layers Lead to Lightning", ha condiviso, con donne e uomini di tutto il mondo giunti a Lugano per partecipare alla conferenza di settore regina in Europa, la sua visione di come Lightning Network si stia evolvendo nella spina dorsale di un nuovo sistema finanziario.

«I protocolli aperti sono la chiave per l'adozione e l'innovazione»
Stark ha sottolineato, già in prima battuta, l'importanza di protocolli aperti e interoperabili su cui chiunque possa sviluppare. «È ciò che mi ha portato a Bitcoin fin dall'inizio», ha evidenziato. «Il fatto che fosse open source, accessibile a chiunque nel mondo, mi ha ricordato i primi giorni di internet». Ed eccoli, quindi, i fisiologici parallelismi con l'evoluzione del web, che inizialmente ha visto la competizione tra servizi "walled garden" come AOL o CompuServe, prima che il protocollo aperto di Tim Berners-Lee, il World Wide Web, si imponesse. «Abbiamo imparato che l'adozione arriva con ciò che abilita l'innovazione libera da limiti».

Da Bitcoin a Lightning Network: storia di un "upgrade"
Elizabeth Stark ha poi ripercorso la genesi del Lightning Network, nato per risolvere i problemi di scalabilità di Bitcoin. «Sulla sua blockchain puoi fare poche transazioni al secondo, con costi e tempi elevati. Lightning consente di realizzarne milioni al secondo, istantanee e quasi gratuite, mantenendo la sicurezza di Bitcoin». Il tutto grazie a una rete di canali di pagamento tra gli utenti, che "spostano" SATS (le frazioni più piccole di BTC, ciascuna pari a 1/100.000.000) senza intermediazioni, in modo trustless e permissionless. «Non devi fidarti della controparte, perché i tuoi fondi sono sempre al sicuro. È come un "upgrade" di Bitcoin, che ne eleva le possibilità senza intaccarne le caratteristiche fondamentali».

Da Bitcoin-only a multi-asset: la svolta di Lightning
Ma Lightning Network è anche molto altro. «La nostra visione è che Bitcoin diventi il "routing asset" globale, che permetta di trasferire valore in ogni forma», ha spiegato Stark. «Ecco perché a Lightning Labs abbiamo lavorato per veicolare altri asset, come le stablecoin, sul network. Grazie all'upgrade Taproot di Bitcoin e al protocollo Taro da noi sviluppato, ora è possibile scambiare sulla rete Lightning rappresentazioni di valute fiat o altri asset, usando sempre Bitcoin come "carburante". Immaginate di poter inviare dollari, euro o titoli agli amici così come inviate foto su WhatsApp, in modo istantaneo e vicino alla gratuità». Questa evoluzione multi-asset va di pari passo con la crescita dell'ecosistema di protocolli "Layer 2 e 3" costruiti su Bitcoin, come quelli per massimizzare la privacy (es. ZeroTier), per gli smart contracts (es. protocolli RGB) o per l'identità decentralizzata (es. ION). «La nostra visione è che Lightning Network diventi il "collante" che li unisce tutti, permettendo loro di comunicare e scambiare valore». Un esempio? Un'app costruita su RGB potrebbe emettere un token che rappresenta la proprietà di una casa. Grazie a Lightning Network, quel token potrebbe essere scambiato istantaneamente con chiunque, ovunque, senza intermediari. «Oppure immaginate un'Intelligenza Artificiale che usa Lightning per pagare in micro-transazioni i dati che la nutrono, o per essere pagata per i servizi che offre. Le possibilità sono infinite».

Inclusione finanziaria e resistenza alla censura
Ma per Elizabeth Stark, Lightning Network è anche uno strumento di emancipazione. «Permette a chiunque di partecipare all'economia globale, senza chiedere il permesso a banche o governi», ha affermato. «Penso agli attivisti sotto regimi repressivi, che hanno i conti bloccati. Con Bitcoin e Lightning, hanno un modo per ricevere e inviare fondi senza censure». In questo scenario, così come la Stark ha sottolineato a conclusione del suo intervento, la comunità Bitcoin ha una grande responsabilità. «Dobbiamo costruire strumenti facili ed accessibili a tutti. Perché l'obiettivo non è solo avere un protocollo bello per gli addetti ai lavori, ma renderlo usabile per risolvere problemi reali. Se ci riusciamo, non stiamo solo costruendo l'internet del denaro: stiamo ridefinendo cos'è il denaro stesso».

L'appuntamento per proseguire questo viaggio verso il futuro della finanza e delle tecnologie decentralizzate è dal 24 al 25 ottobre 2025, quando il Plan ₿ Forum tornerà a Lugano per la sua quarta edizione. I biglietti sono già in vendita al prezzo speciale di 99 franchi.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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