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Lugano's Plan ₿"Bitcoin è la soluzione ai problemi del denaro fiat"

10.10.24 - 06:08
Lugano's Plan ₿
Sam Callahan
Sam Callahan
"Bitcoin è la soluzione ai problemi del denaro fiat"

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Sam Callahan, ex Senior Analyst di Swan Bitcoin, sarà uno dei volti nuovi - e più attesi - sul palco della terza edizione del Plan ₿ Forum, la conferenza di riferimento in Europa per Bitcoin e tecnologie decentralizzate, in programma venerdì 25 e sabato 26 ottobre prossimi presso il complesso del Palazzo dei Congressi di Lugano. Con un background che spazia dalla biologia alla fisica, passando per la finanza e le tecnologie per la salute, quella di Callahan è riconosciuta, nel mondo degli investimenti, come una prospettiva unica e trasversale. Le sue analisi sui mercati, condivise su diversi canali social e ospitate da numerosi media, si concentrano in particolare su temi macroeconomici, sulla storia finanziaria e sulla privacy. Lo statunitense, grazie alla conduzione del podcast Swan Signal Live, si è contraddistinto come punto di riferimento per chi vuole approfondire le dinamiche del settore delle valute digitali. In vista del suo intervento al Plan ₿ Forum, lo abbiamo quindi contattato per stimolarlo a raccontare anche su queste pagine il suo punto di vista sull'evoluzione di Bitcoin e sulle sfide che attendono l’educazione finanziaria oggi.

Come analista, quali sono le tue previsioni per il futuro di Bitcoin e quali tendenze chiave dovrebbero essere osservate?
«La sua adozione istituzionale in primis, anche perché stiamo iniziando a vedere grandi investitori che cominciano a entrare in questo mercato, e sembra esserci una crescente accettazione di Bitcoin dalle parti di Wall Street. Credo che questa tendenza continuerà a svilupparsi man mano che avremo più chiarezza normativa e che le grandi società diventeranno sempre più informate su come Bitcoin funzioni e come possa trasformarsi in un beneficio per i loro portafogli. Sono anche interessato a vedere come si evolveranno le soluzioni di scaling di secondo livello per Bitcoin, che offrono diversi compromessi come una maggiore privacy o tempi di completamento più rapidi rispetto al primo layer».

Il tuo background in biologia, fisica e finanza sembra darti un approccio diverso rispetto ad altri analisti. In che modo queste diverse prospettive influenzano la tua visione di Bitcoin e del suo potenziale?
«Penso che questo percorso multidisciplinare mi abbia avvantaggiato perché mi permette di guardare il mondo da una prospettiva diversa. In fin dei conti, lo studio della biologia e della fisica riguarda la comprensione di sistemi complessi, e non esiste un sistema più articolato dell'economia globale. Credo che questo mi abbia anche permesso di capire Bitcoin più velocemente della maggior parte delle persone. L'ho visto come un nuovo sistema che offriva certi vantaggi rispetto al sistema monetario tradizionale in vigore oggi».

Hai detto di essere stato attratto di nuovo a tempo pieno nel mondo degli investimenti quando hai scoperto Bitcoin. Cosa ti ha convinto rispetto al suo valore e al suo potenziale come soluzione ai problemi del denaro fiat?
«La mia comprensione del sistema bancario centrale e della storia finanziaria è stata determinante. Dai miei studi, ho concluso che molti dei problemi che il nostro mondo deve affrontare possono essere ricondotti alla manipolazione del denaro. Una volta compreso Bitcoin a livello fondamentale, ho poi compreso che era la prima forma di denaro che non poteva essere manipolata o svalutata. Era, insomma, l'invenzione della “scarsità digitale”. Nessuna entità o individuo poteva stamparlo o controllarlo. In definitiva, Bitcoin permette così alle persone di risparmiare davvero i frutti del proprio lavoro, trasformandoli in qualcosa di incontaminato. Ecco, tale consapevolezza mi ha portato a credere che le ramificazioni di questa svolta tecnologica siano e saranno profonde e vaste».

Nel tuo percorso di divulgatore in quest’ambito, quali sono state le sfide più significative che hai incontrato nel comunicare l'importanza di questa tecnologia a diversi tipi di pubblico?
«Innanzitutto, affrontare i comuni bias ed equivoci perpetrati dai media mainstream e da politici ostili, di conseguenza convincere le persone del “primo mondo” che hanno bisogno di Bitcoin tanto quanto chi vive in un luogo con un alto grado di instabilità o svalutazione finanziaria. Ho imparato che il modo migliore per far passare il messaggio è sempre quello di incontrare le persone dove si trovano e cercare di condividere i messaggi in modo che si adattino alla loro maniera d’essere».

La Finanza Decentralizzata (DeFi) è un settore in rapida crescita all'interno dell'ecosistema delle criptovalute. Quali opportunità e rischi vedi in questo spazio e come pensi che Bitcoin possa beneficiare della tendenza?
«Credo che l'obiettivo della Finanza Decentralizzata sia nobile: creare un sistema finanziario privo di intermediari che non possa essere controllato o manipolato da nessuna persona o gruppo di persone. Tuttavia, credo che l'attuale iterazione della DeFi sia costruita su basi poco solide. Sono d'accordo con la caratterizzazione del Commissario SEC Hester Peirce secondo cui la maggior parte della DeFi oggi è "Decentralizzata solo di nome" o "D.I.N.O.". Penso che, a lungo termine, i partecipanti al mercato capiranno che la decentralizzazione e la sicurezza sono le caratteristiche più importanti per mantenere la promessa della DeFi e che il protocollo Bitcoin è imbattibile, in questo senso. Alla fine, i prodotti e servizi in questione saranno basati su Bitcoin perché non si può competere con il suo livello decentralizzazione e sicurezza».

Quale credi sia il ruolo di Bitcoin nell'educazione finanziaria in generale? In che modo la sua comprensione può contribuire a migliorare l'alfabetizzazione delle persone dal sotto il profilo economico?
«Credo che quando le persone iniziano a conoscerlo, inevitabilmente comincino a comprendere meglio come funziona il nostro sistema finanziario tradizionale. Bitcoin combina molte discipline di studio, il che costringe ogni individuo vi si avvicini a esplorare aree di studio come la finanza, la macroeconomia, la storia, la crittografia, l'informatica eccetera».

Le normative e le politiche governative continuano a evolversi nel settore delle valute digitali. Secondo te, quale impatto avranno le future regolamentazioni sul mercato di Bitcoin e sulla sua adozione mainstream?
«Bitcoin è già oggi un asset altamente regolamentato, ma potrebbe esserci più chiarezza normativa intorno all'industria delle criptovalute at-large: questo fornirebbe più prove del perché Bitcoin sia distinto da ogni altro asset digitale e potrebbe rendere gli investitori istituzionali ancora più a loro agio nell'allocarvi risorse in futuro. L'altro sviluppo normativo ruota intorno a SAB-121 - una controversa linea guida contabile emanata dalla SEC statunitense nell'aprile 2022, che richiede alle società che custodiscono crypto asset per conto dei clienti di registrarli come passività nei propri bilanci, ndr - e alla capacità delle grandi istituzioni finanziarie di custodire Bitcoin per conto dei loro clienti. Credo che vedremo questa regola abbandonata e che le grandi istituzioni finanziarie saranno autorizzate a custodire BTC senza patire spese aggiuntive».

Durante il tuo intervento al Plan ₿ Forum, su quali aspetti chiave delle tue analisi dei mercati e delle tue idee sul futuro di Bitcoin intendi concentrarti?
«Ho intenzione di discutere dell'adozione da parte delle tesorerie aziendali, del maturare delle infrastrutture Bitcoin negli Stati Uniti e in America Latina, e dell'era istituzionale di Bitcoin».

Lugano, la città che ospita il Plan ₿ Forum, ha abbracciato la valute digitali come parte di un progetto di innovazione finanziaria. Qual è la tua opinione su iniziative come questa e sul loro potenziale impatto sull'adozione mainstream di Bitcoin e sulla consapevolezza finanziaria in generale?
«Penso che le iniziative siano molto importanti per diffondere l'adozione e l'educazione di Bitcoin in tutto il mondo. Città come Lugano si stanno dimostrando innovative e lungimiranti nell'adozione di questa nuova tecnologia monetaria. Storicamente, le giurisdizioni che adottano per prime le tecnologie trasformative sono quelle che ne traggono maggiori benefici».


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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