Ecco come molti dei business a rischio possono affrontare le conseguenze di un aumento dei contagi
In queste ultime settimane, un tarlo ha cominciato a scavare nei timori di molti di noi: cosa succederà alla nostra attività se la situazione si aggraverà nuovamente? Come potremo reagire? In qualità di esperti di marketing digitale, ci siamo trovati molto spesso a cercare strategie che potessero sostenere aziende di varie dimensioni, specialmente le attività locali e più fragili di fronte a questi scenari. È proprio grazie agli strumenti della rete che molte di queste realtà, durante il primo lockdown, hanno potuto rimanere attive e trovare spazio, se non per crescere, almeno per mantenere attive alcune fonti di cashflow, senza perdere contatto con i propri clienti.
Osservando la situazione di oggi, sembra proprio che il tanto desiderato sospiro di sollievo definitivo tarderà ad arrivare: con l’aumento dei contagi, aumentano anche le perplessità di professionisti e retailers che temono, al di là di eventuali misure pubbliche, per la propria stabilità.
Sicuramente, ripensare a convertirsi anche alle vendite/agli ordini online e valorizzare il loro attuale o futuro e-commerce potrebbe essere una misura per rafforzarla.
Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere alcuni consigli - già dati qui su Ticinonline durante la “prima ondata” - su come realizzare la propria attività di retail anche in rete, senza investimenti troppo incisivi e ottimizzando le risorse già presenti in azienda.
Creare una piattaforme e-commerce (anche quasi gratis)
Molti sistemi permettono di aprire un e-commerce con un po’ d’impegno, ma senza conoscenze tecniche eccessivamente approfondite, né budget astronomici da investire. Ciò può succedere affidandosi a chi ci mette a disposizione templates modificabili sulla base delle nostre preferenze, sia estetiche che logistiche, che potremo poi collegare ai principali circuiti di pagamento internazionali. Tra di esse, possiamo annoverare, ad esempio, DG1, Wix, Ionos, Webflow e Shopify, l’italiana Flazio e la svizzera Hoststar. Le opzioni sono diverse, e variano in base a diverse variabili, come il piano tariffario, l’interfaccia generale, la completezza, l’intuitività.
Vi suggeriamo di informarvi su quelle attualmente presenti sul mercato, e valutare quale sia la scelta migliore per te.
Tali portali potranno essere inizialmente promossi, in seguito, grazie all’attivazione della funzione Google Shopping, recentemente resa gratuita, integrata con un impiego adatto dello strumento Google My Business. Entrambe queste applicazioni di Google possono aumentare la visibilità del nostro negozio e dei nostri prodotti e servizi, collegando questi ultimi a delle schede online intuitive e provviste di tutte le informazioni, reperibili a coloro che cercano informazioni su di voi o sul vostro settore di vendita.
Lo stesso Google My Business è ormai diventato molto più di una semplice scheda informativa sulle attività che si trovano intorno a noi. Se impiegato correttamente nella propria strategia web, può essere completato con costanti aggiornamenti e personalizzato a nostro piacimento, e bastano pochi semplici accorgimenti per farlo rendere al meglio.
Gli stessi Facebook e Instagram hanno ormai da tempo messo a disposizione dei propri utenti rispettivamente la funzione “Vetrina” e la funzione “Shopping”: secondo la stessa dinamica di Google Shopping, i nostri potenziali clienti potranno scoprire di più sui nostri prodotti direttamente sulle pagine dei social, per poi essere ricondotti all’e-commerce vero e proprio, da cui potranno completare l’acquisto in comodità e velocità.
E se la nostra attività è prettamente locale?
Una volta creato o migliorato il nostro e-commerce, e affiancato dai primi canali promozionali, dovremo impegnarci a proporlo alla nostra clientela attraverso di essi con dedizione, per affiancarlo e, all’occorrenza, sostituirlo alla regolare attività in presenza.
Non operare su un territorio ampio non significa avere meno possibilità di raggiungere un buon successo nel retail. Il marketing digitale è denso di opportunità anche per coloro che si rivolgono a un raggio contenuto rispetto alla loro posizione.
Tanto può essere fatto proprio per andare incontro ai propri clienti, anche online: quella della rete non è più una dimensione fredda, esclusivamente tecnologica. Le strategie per fidelizzarli e aumentare le vendite online, affinché ci si possa difendere dalla crisi, toccano diversi aspetti dell’esperienza di vendita.
Potremo, ad esempio, assicurarci di mettere a disposizione varie opzioni di consegna e di pagamento, affinché tutti si sentano a proprio agio a fare shopping in sicurezza: dall’invio a domicilio - anche mediante players terzi - al ritiro in negozio, fino all’incontro su riservazione, tutte queste forme di organizzazione ci aiuteranno ad essere più presenti, professionali e degni di fiducia.
Quella che si creerà intorno a noi, come nella “vita reale”, sarà una vera e propria community, se sapremo come gestirla e rafforzarla anche online: sarà bene, quindi, mantenere aperti i canali di comunicazione, per rimanere in ascolto di qualsiasi esigenza o feedback.
Conoscere il cliente ci aiuterà a capire cosa si aspetta da noi, che modalità di supporto funziona meglio e di conseguenza quali siano le sue necessità in termini di prodotti o servizi.
Assicuriamoci di farci sentire periodicamente, con delle newsletter o tramite WhatsApp Business, per aggiornarli sulle nostre attività e, magari, offrire promozioni dedicate.
Qualora la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi, avremo tutti, certamente, un considerevole vantaggio rispetto all’ultima volta: siamo già più consapevoli di quanto il web possa essere una strada preziosa per far rimanere il nostro business a galla. Possiamo fornirvi assistenza, se lo vorrete, nell’approdo digitale della vostra attività: contattandoci, potrete fissare un appuntamento con noi per una consulenza gratuita e scoprire di più su cosa può riservarvi il futuro.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.