Cos’è BeReal e perché viene considerato l’anti-social per eccellenza
Negli ultimi mesi ha iniziato a diffondersi a macchia d’olio il fenomeno BeReal: questa nuova app si presenta come fortemente critica verso i social come li conosciamo oggi. Incarna, cioè, l’emblema del social network per come dovrebbe essere, riscoprendone la dimensione etica. Ma andiamo per gradi.
Ma cos’ha di diverso rispetto ai suoi maggiori “competitor”, Instagram e TikTok?
Il concetto di social, in origine, nasce per permettere all’utente di mostrare se stesso e ciò che sta facendo, in tempo reale, ai suoi follower. Ma la dimensione social, nel tempo, si è andata ampliando: si è evoluta, diventando la vetrina degli influencer (o di coloro che provano ad esserlo) e di ciò che vogliono mostrare. Dietro un video o un post non c’è più l’immediatezza che si millanta, ma un lavoro meticoloso che modifica i contenuti, migliorandoli e allontanandoli di parecchio da quella che è la realtà del momento. I content creator seguono una precisa strategia nella pubblicazione dei contenuti, che devono avere determinate caratteristiche per poter diventare virali.
Non solo: sono gli stessi producer a scegliere il momento migliore in cui pubblicare, seguendo particolari criteri sulla base dei comportamenti del proprio pubblico.
Dov’è finita la dimensione real?
Andiamo ad un esempio pratico: una content creator che si occupa di recensire prodotti e pubblicare tutorial di make-up, grazie ai quali appare sempre bellissima, difficilmente si mostrerà ai suoi follower subito dopo essersi svegliata (magari con i capelli in disordine e il pigiama di flanella!). Questo contribuisce a rendere la sua immagine sempre più attraente agli occhi di chi la segue e, contemporaneamente, sempre più lontana dalla pura realtà.
In molti si sono resi conto delle problematiche legate alla tiktokizzazione di Instagram (qui su Target trovi un articolo completo sull’argomento). In risposta ai cambiamenti subìti dall’app di proprietà di Meta, nel mese di luglio 2022 nasce il movimento #makeInstagramInstagramAgain, che genera una petizione firmata da più di 310mila persone su change.org. La richiesta è semplice: riportare Instagram agli scopi per cui è nata, cioè far vedere agli utenti “foto carine degli amici”. Ma Meta non sembra intenzionata a cedere alle richieste di un numero di utenti così esiguo (tra i quali, stranamente, ci sono anche alcuni tra gli stessi influencer che hanno fatto successo con i reel e le storie).
Quando nasce BeReal
I creatori dell’innovativo social sono due ragazzi francesi, Alexis Barreyat e Kévin Perau: i due, nel 2020, hanno sviluppato questa app come strumento di forte critica nei confronti degli altri social più utilizzati. Dopo essersi diffusa in Francia, l’app inizia a correre anche negli States: ad oggi è in testa alla classifica delle app gratuite più scaricate della sezione Social Network sull’App Store, e conta più di 5 milioni di download su Google Play. Era solo una provocazione, nella sua genesi, ma l’idea di contrastare l’apparenza che dilaga sui social più conosciuti si è rivelata vincente.
Perché viene definito “anti-social”
BeReal funziona in maniera totalmente opposta rispetto ai suoi competitor: in un qualsiasi momento della giornata, il social invia una notifica che invita l’utente a farsi una foto, utilizzando entrambe le telecamere del telefono, sia quella interna che quella esterna. Dal momento della ricezione della notifica, l’utente ha solo 2 minuti di tempo per produrre lo scatto. Se vogliamo riprendere l’esempio pratico di prima, sarà impossibile per la nostra influencer trasformarsi col trucco in soli due minuti.
BeReal non permette di caricare video, né di caricare una foto già scattata precedentemente; non ci sono sticker, emoji o filtri da inserire. Se vuoi reagire a una foto di un tuo amico, non puoi scegliere tra le solite emoticon che conosci, ma dovrai scattarti una RealMoji, ovvero una foto che mostri la tua reazione nei confronti della foto condivisa.
Dunque, BeReal si propone come il social più “onesto” e più vicino alla dimensione umana dell’essere piuttosto che dell’apparire. È l’antagonista dei social come li conosciamo oggi, ma potrebbe, paradossalmente, essere definito l’ultra-social. Su BeReal non ci sono promozioni o sponsorizzazioni. La sua descrizione sull’App Store lo chiarisce con parole inequivocabili: “BeReal ti potrà dare fastidio; non ti renderà famoso, se vuoi diventare un influencer puoi rimanere su TikTok e Instagram”.
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