Consigli per salvare i giovanissimi dai danni legati all'abuso di superalcolici e vino
L'alcol è, senza dubbio e purtroppo, uno dei vizi più diffusi tra i giovanissimi. Nonostante il divieto per legge di vendere e servire alcolici ai minorenni, anche gli adolescenti hanno facile accesso a drink e shottini. Oltre agli evidenti rischi derivanti da questa malsana abitudine, bisogna evidenziare anche i danni a lungo termine: consumare troppi alcolici in giovane età, quando il cervello è in formazione, provoca lesioni permanenti, rallentando la sintesi di materia bianca, deputata a regolare la comunicazione tra i neuroni.
Da adulti si continuerà a patire le conseguenze di questa alterazione che si traduce in una elasticità ridotta del sistema cerebrale. Il giovane adulto avrà difficoltà di adattamento e rischierà di ammalarsi più facilmente. I genitori devono essere attenti scrutatori così da scorgere ogni segnale ed affrontare il problema senza catastrofismi.
Cosa fare allora? Gli spot ingannevoli che mostrano una vita bella e semplice con il consumo di alcol devono essere sgretolati, non con critiche aperte che sortiscono l'effetto contrario, ma con discorsi amichevoli che invoglino a distinguersi e non uniformarsi. E poi inculcare il valore di uso diverso dall’abuso, insegnare a prestare attenzione alle etichette, ricordare il rischio dipendenza. Alle parole, ovviamente, è indispensabile far seguire i fatti: quindi via libera al buon esempio, dimostrando che si vive bene e ci si diverte anche senza alcol.
Fondamentale, inoltre, mantenere sempre un contatto con i propri figli, sforzandosi di non superare il sottile confine tra attenzione e controllo, e mantenendo sempre viva la comunicazione con loro. Un genitore non è costantemente presente nella vita di un figlio, ma imprimere nella sua educazione valori e certezze, farà di lui un adulto equilibrato con principi saldi e la giusta autostima.
TMT (ti.mamme team)