Cosa fanno i giovani per divertirsi? Sono cambiate le abitudini dalla gioventù dei genitori?
«Ai miei tempi...»: ogni volta che queste parole vengono pronunciate da un genitore, l'apocalisse è vicina. L'abbiamo sentito tutti dalle nostre mamme che a loro volta l'avevano sentito dalle loro e così via sin nella notte dei tempi, quando a Caino ed Abele nessuno poteva fare paragoni! Ma è davvero opportuno, ancora oggi, impelagarsi in un confronto epocale con i propri figli? Parlare di privazioni e conquiste ai più giovani potrebbe essere insegnamento fuori contesto, visto che spesso sono proprio i genitori a preoccuparsi di far avere ai propri figli anche più del necessario. La verità è che son cambiate le abitudini, le disponibilità e persino le materie di studio, e quindi i ragazzi di oggi hanno ritmi ed esigenze che non possono essere perfettamente paragonate a quelle di 15 o 20 anni fa. Certo anche loro si incontrano in comitiva nei luoghi eletti tacitamente a punti di ritrovo, hanno il loro pub preferito, la pizzeria e la discoteca dove si trovano meglio, ma prima di arrivare a questo ci sono due passaggi obbligatori: la prima uscita da soli ed il «mamma, stasera esco!».
Ai genitori, ed alle mamme soprattutto, sembra sempre troppo presto quando i figli affermano la propria autonomia rivendicando la libertà di azione, però quel momento arriva e tutti i figli appariranno nello splendore del non essere più dei bambini. Prepararsi a questo momento sarebbe salutare per evitare quegli interrogatori lunghissimi che iniziano e finiscono con un «a che ora torni?» da manuale. Mettendo in conto che la figlioletta acqua e sapone potrebbe presentarsi truccatissima ed il ragazzino ingenuo potrebbe indossare borchie e jeans strappati, bisognerà ricordare che gli adolescenti fanno branco e si vestono tutti allo stesso modo per sentirsi accettati.
Quindi trasudando pazienza, si dovrà dialogare tanto, per indurli a ragionare di fronte alle novità, stabilendo regole e basandosi sul massimo reciproco rispetto. Non sarà mai facile per un genitore immaginare i propri figli, ai loro occhi eterni bambini, in giro da soli, bersaglio di infiniti pericoli: alcol, droghe e criminali a piede libero pronti a ghermire i loro cuccioli indifesi. I pensieri delle mamme sono sempre a base ansiosa, anche a causa delle numerose brutte notizie che circolano. Ma la verità è che oggi a 15 o 16 anni, e forse anche a 14, gli adolescenti popolano le discoteche. E non si può, a priori, giudicare corretta o sbagliata questa realtà: perché ci sono tanti ragazzini che si divertono in modo sano, senza esagerare, ed altri che tornano a casa ubriachi come marinai appena scesi sulla terraferma.
La questione, quindi, non ruota sull'essere o meno giusto lasciare che i ragazzini vadano in discoteca e se questo sia o meno un luogo di perdizione. L'ago della bilancia è, come sempre, l'educazione ed il senso di responsabilità dei propri figli. Ed ogni mamma ha chiara l'idea. Se il proprio figlio è caratterialmente tanto forte da sfilare tra shottini e spinelli senza essere tentato anche solo di guardarli, sarà facile concedergli la serata in discoteca o al pub con gli amici. Ma se il proprio figlio ondeggia come una boa in mezzo alla tempesta ed aspira ogni goccia d'alcol o sbuffo di fumo, sarà il caso di chiedersi come rieducarlo e responsabilizzarlo prima di ricevere in piena una chiamata dal commissariato di zona.
TMT (ti.mamme team)