Il ceo sottolinea che ogni intervento sulla rete è come un cambio di ruote in corsa: «C'è sempre un rischio».
BERNA - Il Ceo di Swisscom, Urs Schaeppi, non è in grado di indicare un'unica causa per i quattro importanti guasti avvenuti negli ultimi cinque mesi sulla rete telefonica dell'operatore svizzero. In un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, spiega piuttosto questi episodi con la complessità della rete, precisando che «ci saranno sempre delle panne».
«Le cause delle avarie sono diverse. Il solo punto in comune è che si sono prodotte durante interventi nella rete», ha sottolineato Schaeppi. Ma, a suo avviso, tali interventi sono «assolutamente necessari» a causa del volume dei dati in progressione costante e dei bisogni che aumentano ogni giorno, «in particolare in materia di sicurezza».
Si possono paragonare gli interventi nelle reti Swisscom a un cambiamento di ruote della bicicletta in piena corsa, ha spiegato il Ceo dell'operatore telecom: «Ciascuno dei circa 4'000 interventi settimanali comporta un rischio».
Durante l'ultima avaria, un problema inatteso del software ha provocato un sovraccarico. «Abbiamo effettuato dei test, ma in questo caso l'errore non ha potuto essere individuato», ha aggiunto Schaeppi, secondo cui le situazioni reali non possono essere testate in tutta la loro ampiezza.
La gente deve capire che i sistemi di comunicazione sono sempre più efficienti, ma che non si possono escludere guasti. Swisscom deve fare in modo che gli errori siano ridotti al minimo e che le conseguenze siano le più lievi possibili.
Dopo l'ultima avaria, un'unità d'intervento è stata incaricata di occuparsi unicamente della stabilità della rete. L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) sta esaminando la serie di panne e una commissione del Consiglio nazionale vuole ascoltare i vertici di Swisscom a fine giugno.