I simpatizzanti della medicina germanica, basata sulle teorie di Ryke Geerd Hamer, terranno conferenze in tutto il Paese
BERNA - Sono passati ormai sei anni dalla sua tragica morte. Ma in Ticino sono in molti a ricordare la vicenda di Eleonora Bottaro, deceduta a 18 anni appena compiuti dopo che, in accordo con i genitori, aveva rifiutato di trattare la sua leucemia con la chemioterapia, optando per le “terapie naturali” della cosiddetta medicina germanica. Oggi i sostenitori di questa medicina alternativa tornano a scuotere il nostro Paese, lanciando una tournée di conferenze in tutta la Svizzera.
On the road - Un rappresentante argoviese di questo movimento ha infatti annunciato la programmazione di un certo numero di incontri, in diverse località, incentrati sul tema “Come si sviluppa la malattia”. Ogni conferenza, si legge sul sito web del gruppo, durerà circa un'ora e mezza e sarà gratuita. Per ricevere informazioni su luogo e orario esatti è necessario però registrarsi via e-mail.
Più testa che corpo - Le teorie della medicina germanica, partorite dal medico tedesco Ryke Geerd Hamer, si fondano sull’idea che per curare un cancro non ci si debba sottoporre a cure mediche tradizionali come chemio o radioterapia, ma piuttosto che la malattia sia una manifestazione di traumi o conflitti mentali che vanno semplicemente risolti. I genitori di Eleonora Bottaro, seguaci di Hamer, erano giunti in Ticino dall’Italia nel 2016 per sottoporre la giovane a cure naturali. Eleonora era infatti stata ricoverata, per due mesi, anche all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona, dove i medici avevano tentato di tutto, invano, per convincerla a sottoporsi alla chemio.
False promesse e morti strazianti - Secondo l'esperto di religione e di sette Georg Otto Schmid, questo «è un movimento altamente problematico». I pericoli, spiega, sono evidenti: «Chiunque, sotto l'influenza della Nuova medicina germanica, si rifiuti di curare il cancro usando la medicina scientifica corre il rischio di morire provando dolori indicibili», afferma Schmid. Non cercare cure mediche rientra nella sfera della libertà personale, aggiunge Schmid, ma «false promesse di guarigione rendono possibile l’intervento delle autorità».
«Lezioni pericolose» - Per l’oncologo Franco Cavalli il fatto che i sostenitori della medicina germanica partano ora “in tournée” attraverso la Svizzera è certamente problematico. «Queste teorie sono del tutto assurde e contengono elementi antisemiti e razzisti», afferma. «Lezioni del genere sono pericolose». Cavalli, in seguito alla tragedia di Eleonora, aveva infatti chiesto l’introduzione di un articolo penale contro gli autoproclamati guaritori miracolosi.