Per motivi di sicurezza le FFS hanno chiesto a decine di viaggiatori diretti a sud di scendere dai vagoni nella stazione di Arth-Goldau
ARTH-GOLDAU - In alcuni cantoni le vacanze autunnali sono già iniziate questo fine settimana. Come già riportato, nella giornata di sabato molti treni svizzeri erano sovraffollati da chi ha deciso di spostarsi per qualche ora o giorno di relax. Come un lettore di 20 Minutes che, diretto a Como, si è ritrovano a viaggiare in un vagone strapieno, nonostante fosse in prima classe. Il suo Eurocity si è fermato ad Arth-Goldau dove, attraverso un annuncio, è stato comunicato che il treno non sarebbe ripartito fino a quando dalle 30 alle 40 persone non fossero scese».
Ai generosi, le FFS hanno offerto di continuare il loro tragitto su un treno che sarebbe arrivato a Lugano un'ora dopo. «Ho trovato questo annuncio coercitivo - ha spiegato il 59enne - pensavo che le FFS sarebbero state pronte per il traffico delle vacanze».
Un’ora più tardi, stesso luogo stessa sorte per un secondo lettore, che con la moglie ha scelto di essere fra le persone che sono scese dai vagoni: «Volevamo fare una passeggiata sul Monte Brè a Lugano, ma il caos ci ha spiazzati. Siamo tornati a casa e abbiamo digerito la frustrazione con una buona fondue». «Uso i mezzi pubblici da 40 anni, non ho mai visto niente del genere!», ha concluso il 51enne.
Le segnalazioni di disservizi si sono rincorse e non sono mancati anche dei litigi con gli addetti ai lavori. Le FFS hanno giustificato la loro richiesta spiegando di dover rispettare i requisiti minimi di sicurezza per il passaggio nella galleria del San Gottardo. «Non possiamo rischiare. Il nostro staff è obbligato a mantenere tutti i passaggi e le uscite di emergenza sgombri. Ciò è possibile solo con un tasso di occupazione che non supera il 140%», ha affermato il portavoce Daniele Pallecchi.
«Tutti i nostri treni sono stati impiegati. Consigliamo di prenotare i posti, questo facilita anche gli eventuali rimborsi». I passeggeri che hanno lasciato il treno hanno ricevuto anche una compensazione di cinque franchi.