Nella discussione attorno al futuro dello scalo, prende la parola il settore alberghiero ticinese
LUGANO - Quale futuro per l’aeroporto di Lugano? La discussione attorno allo scalo si fa sempre più accesa, in particolare con l’imminente approdo in Consiglio comunale del messaggio da venti milioni di franchi per il rilancio dello scalo. Ma anche perché Darwin Airline (dalla scorsa estate nelle mani di Adria Airways Switzerland) potrebbe togliere i voli di linea verso Ginevra e Roma. Una situazione, questa, che non lascia indifferente il settore alberghiero ticinese: «Per noi è una struttura importantissima, ci inserisce in un circuito di destinazioni internazionali» afferma Lorenzo Pianezzi, presidente di hotelleriesuisse Ticino e direttore dell’Hotel Walter au Lac di Lugano.
Ipotizziamo che domani l’aeroporto di Lugano chiuda i battenti. Come immagina il futuro del settore alberghiero ticinese?
«La destinazione Lugano si troverebbe fuori dal raggio di possibili congressi internazionali, con un conseguente calo dei pernottamenti. Gli organizzatori scelgono Lugano proprio perché si tratta di una location facilmente raggiungibile in aereo. E basta recarsi in aeroporto quando sono in corso dei congressi per rendersene conto: praticamente tutti i partecipanti arrivano utilizzando un volo di linea con destinazione Lugano. In poche parole, lo scalo rende il Ticino una destinazione internazionale e appetibile per l’organizzazione di eventi».
All’aeroporto si affida anche un ruolo nella promozione della destinazione…
«Certo, per esempio sarà capitato anche a lei di sfogliare in aereo la rivista di bordo. E di trovare, sulla mappa delle destinazioni, anche “Lugano”».
Ma in poco più di un’ora si raggiunge l’aeroporto di Milano Malpensa, che dal 2018 sarà collegato al Ticino anche dal treno. E l’hub zurighese si raggiunge in circa due ore e mezza di treno…
«Esattamente! Quindi gli organizzatori porteranno i congressi a Milano o - se vogliono restare in Svizzera - a Zurigo».
Nel suo albergo ospita molti clienti che arrivano in Ticino passando dall’aeroporto di Lugano?
«È una struttura con trentotto camere. E in media ogni giorno alla mattina contiamo quattro clienti che chiedono un taxi per l’aeroporto, e nel pomeriggio altrettanti che arrivano dall’aeroporto».
E lei utilizza spesso lo scalo luganese? Oppure preferisce gli aeroporti milanesi?
«Quando possibile, utilizzo volentieri anche l’aeroporto di Lugano. L’ultima volta è stata, per esempio, per una vacanza a Formentera: con il volo su Ibiza e poi il trasferimento in traghetto».