Continuano i grattacapi nella ristorazione. Il caso dello storico Grotto Monte Creda. Guarda il video.
Il gerente Ary Antonietti: «Porto avanti questo posto da 17 anni. Ho investito tutti i risparmi per reggere l'urto con la pandemia. Ma ora...»
LUGANO - La pandemia continua a creare grattacapi a chi ha un esercizio pubblico. E c'è chi non ne può già più del Certificato Covid. Soprattutto se si trova in una posizione discosta. La vicenda del Grotto Monte Creda di Lugano è emblematica. «Tanta gente non è ancora vaccinata – ammette il titolare Ary Antonietti –. E quindi i gruppi di disgregano. Morale della favola: in questo periodo perdiamo tra il 70 e l'80% della clientela rispetto al solito».
All'ombra dei Denti della Vecchia – Stando a un sondaggio di GastroSuisse da metà settembre, con l'obbligo di presentare un Certificato Covid da parte della clientela, il settore della ristorazione in Svizzera avrebbe perso quasi il 28% di fatturato. E le zone rurali sarebbero le più colpite. Antonietti, classe 1981, porta avanti lo storico ritrovo situato a un'altitudine di 800 metri, all'ombra dei Denti Della Vecchia, da ben 17 anni. Mai si sarebbe aspettato una situazione del genere.
«Avrei lo spazio anche per i non vaccinati» – «I lockdown – sospira – mi hanno messo a durissima prova. Ho investito tutti i miei risparmi per fare fronte alla pandemia. Un altro inverno di incognite sarebbe durissimo da affrontare. E pensare che abbiamo una superficie enorme. Potremmo benissimo accogliere anche persone non vaccinate distanziandole da tutte le altre, come recentemente proposto dal presidente di GastroTicino Massimo Suter».
L'agenda tristemente vuota – Antonietti ci mostra la sua agenda. In un autunno normale sarebbe stata presa d'assalto. «Questo è il periodo in cui si iniziava a pensare alle cene aziendali. Si sgomitava per avere un posto. Ora l'agenda è ancora vuota. La gente è incerta. Non sa cosa fare. Se ha un amico della compagnia che non è vaccinato preferisce stare a casa».
«Preoccupatissimo per l'inverno» – In più il Grotto Monte Creda non è di certo in una posizione centrale. «La clientela – conferma Antonietti – non ci passa davanti, siamo a dieci minuti dalla Vedeggio-Cassarate ma allo stesso tempo discosti. Uno viene qui per una scelta ben precisa, legata all'ambiente e al tipo di cucina». E aggiunge: «Io sono una persona che si è vaccinata senza problemi, purtroppo però da quando è stato introdotto il Certificato Covid la clientela è calata drasticamente. Finora le belle giornate in cui si poteva ancora stare all’aperto hanno tenuto a galla il locale, sono preoccupatissimo per i mesi freddi».
Impieghi ridotti al minimo – Problemi anche per quanto riguarda gli impieghi e i salari. Al Monte Creda al momento lavorano in due. «E non lavoriamo neanche abbastanza per tirare fuori due stipendi. Avevo in mente di assumere nuovo personale proprio in vista degli eventi autunnali e invernali. Non sarà ovviamente possibile».