I dati sui pernottamenti (-12,9%) tornano al periodo pre pandemia. Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo su Piazza Ticino. Il video.
BELLINZONA - E ora Angelo Trotta dovrà mostrare davvero di che pasta è fatto. Perché se il Ticino turistico ha raggiunto cifre record durante l'era Covid, a causa della scarsa mobilità della gente, i dati del 2022 registrano un -12,9% rispetto all'anno precedente. Il presidente di Ticino Turismo ne deve prendere atto: si sta tornando ai livelli del periodo pre pandemia. Ne abbiamo parliamo in diretta da Bellinzona su Piazza Ticino.
Le domande – I turisti d'oltre Gottardo hanno ripreso a viaggiare all'estero. E allora su quali altri mercati è possibile puntare? E con che tipo di offerte? Cosa si fa per rendere attrattivo il Ticino? Cosa interessa al potenziale turista straniero? Quanto pesa la delicata situazione internazionale?
«Siamo ancora attrattivi» – Entrando nei dettagli, la diminuzione dei pernottamenti dal mercato svizzero è stata marcata: -29%. Un calo parzialmente compensato dalla ripresa dei mercati esteri tra cui BeNeLux (+79%), Italia (+51%), Germania (+28%) e Francia (+27%). In conferenza stampa Trotta è stato chiaro: «Eccezion fatta per il 2021, anno record, era comunque dal 2009 che non raggiungevamo un dato simile: 2'555'243 pernottamenti. Comunque un 10,6% in più rispetto al 2019, ultimo anno prima del Covid. Continuiamo a essere attrattivi».
«Periodo turbolento» – Cosa aspettarsi per il 2023? «Siamo in un periodo turbolento. Non è facile fare previsioni. In Europa c'è una guerra in corso. La pandemia sembra alle spalle, ma di certezze non ce ne sono. Siamo preoccupati per il franco forte, ha un effetto perverso: c'è una relazione importante tra l'arrivo di turisti stranieri e il valore del franco. Se il franco è forte, inoltre, anche il turista elvetico tende ad andare all'estero. È complicato superare un ostacolo simile».
«L'offerta è per tutti» – Con queste premesse si rischia di attirare solo turisti ricchi? «In Ticino ci sono tante strutture alberghiere di quattro e cinque stelle. Ma c’è anche un’offerta di due e tre stelle, come anche di campeggi e bed and breakfast. Non siamo solo un Ticino per turisti ricchi, c’è offerta per tutti. Chiaramente noi non possiamo avere un influsso sui prezzi. Per ogni nazione sappiamo qual è il nostro target. Per l'Italia puntiamo ad esempio sugli escursionisti o sui benestanti. Per la Germania lavoriamo su un target variegato. In parte siamo salvati dalla forte inflazione sui mercati europei. Anche in altri Paesi europei i prezzi sono saliti».
Le attrazioni – Cosa piace al turista straniero del Ticino? «Il clima. La qualità e l'offerta enogastronomica. La natura, i laghi, le attività all'aperto. Abbiamo anche una forte offerta per quanto riguarda il turismo congressuale. Durante la pandemia abbiamo concentrato tutti gli investimenti sul mercato svizzero. Il mio sogno adesso è quello di avere un Ticino sempre più competitivo. E di internazionalizzarlo. Europa e Stati Uniti sono i nostri mercati di riferimento».
TikTok – Jurij Meile, nuovo capo della comunicazione, aggiunge: «Cerchiamo di promuovere il Ticino anche attraverso i canali digitali. Come ad esempio TikTok. Così si va a incuriosire la generazione Zeta. I giovani non hanno potere economico? Magari all'inizio verranno da noi solo per una settimana. Poi in futuro il loro soggiorno potrà essere più lungo». Meile si occupa anche di comunicazione sul mercato tedesco. «I germanici cercano un'offerta sincera. Vogliono riscoprire luoghi legati alla sostenibilità. Alla possibilità di scoprire tante cose insieme. È un mix che rende il Ticino una meta straordinaria».