Parla il responsabile dell'associazione tassametristi di Lugano: «Noi paghiamo, loro no». La municipale Valenzano Rossi: «Spazi limitati».
LUGANO - «Io dalla stazione di Lugano a Cademario faccio pagare 65 franchi. Un tassista non autorizzato ne fa pagare 100. È questa la questione». È quanto afferma il responsabile dell'associazione tassametristi di Lugano, portavoce dei 50 taxi autorizzati dalla Città, in merito alle rivendicazioni fatte stamattina in Piazza Riforma dai tassisti indipendenti.
«Non arrivano a fine mese? Che cambino lavoro», aggiunge senza tanti giri di parole. «Loro viaggiano tutti tra i 7 e i 10 franchi al chilometro, mentre noi, come stabilito dall'ordinanza municipale, facciamo 4 franchi e 40 al chilometro di giorno e 5 di notte, con una corsa minima di 15 franchi».
«Noi paghiamo» - Il professionista non nega però che tra le due "fazioni" vi è una forte tensione: «L'accanimento ci può anche essere. Ed è vero che chiamiamo la polizia quando li vediamo sugli stalli pubblici. Il fatto però è che loro pretendono, ma noi paghiamo l’occupazione del suolo comunale con una tassa annua, mentre loro non pagano nulla. L'ordinanza, inoltre, parla chiaro: gli stalli sono fatti per i taxi comunali, non quelli privati».
I suddetti stalli «sono poi quelli che sono», continua il tassista: «Ne abbiamo sette in stazione, cinque in Piazza Riforma, tre in via Pretorio, uno in Piazza Rezzonico e uno in Piazza Battaglini. Nel weekend abbiamo poi il Casinò, il Morandi e via al Forte. Questo per 50 macchine, e va bene che una parte lavora di giorno e un'altra la notte, ma comunque gli spazi sono pochi».
Ma 50 taxi sono sufficienti a coprire le necessità della Città, come vuole il Municipio? «Qui si va a casa con 100 franchi al giorno se va bene, e stiamo fermi ore e ore», esclama. «50 autorizzazioni, quindi, non solo sono abbastanza ma sono troppe!».
«Spazi limitati» - Nel frattempo, in seguito alla protesta di questa mattina, la municipale e capodicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi ha incontrato i tassisti indipendenti. «Per prima cosa va sottolineato che questi tassisti non sono abusivi. Hanno una regolare licenza cantonale ma, non disponendo dell'autorizzazione della Città, non possono sostare sugli stalli comunali», ci dice. L'incontro di questa mattina, durato circa un'ora e mezza, ha intanto aperto un dialogo tra Municipio e tassisti: «Ho capito che hanno delle difficoltà. Il tema è che la nostra ordinanza tiene conto degli spazi a disposizione in città, che sono limitati».
Il Municipio non farà dunque un passo indietro: «La regolamentazione è quella ed è in vigore, perciò la facciamo rispettare. Quel che possiamo fare, però, è iniziare a capire se si può implementare qualche correttivo in momenti con particolari afflussi di persone, come nelle serate di carnevale».
Occhio ai veri abusivi - Per la municipale la situazione non è comunque drammatica: «Quello che è emerso oggi è che in realtà il lavoro c'è e c'è un po' per tutti». La tensione, però, resta alta: «È importante tenere aperto il dialogo sia da una parte che dall'altra perché abbiamo capito che gli animi sono molto accesi. Ci sarebbero poi dei tassisti che vengono dall'Italia e da altri Paesi che operano abusivamente a Lugano. E su questo mi prendo l'onere, con la Polizia, di fare qualche controllo in più».