Cerca e trova immobili
Nuovi brutali retroscena sul delitto avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 luglio scorsi a Caslano
CASLANO - Assume contorni ancora più brutali il delitto avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 luglio scorsi in un’abitazione di Caslano. Il nipote della vittima infatti non si sarebbe limitato ad un unico colpo ma - come riferisce oggi il Caffè - avrebbe infierito con violenza sull’81enne.
Un primo colpo di martello alla nuca e un’altra dozzina immediatamente dopo, quando la donna era ormai a terra. Un delitto atroce, che il giovane aveva pensato di depistare dando fuoco al cadavere. Aveva quindi recuperato una tanica di benzina dal garage, ma essendo il contenuto troppo ridotto si era recato al più vicino distributore per riempirla, prima di fare ritorno nella casa e mettere in atto l’ultimo tassello della macabra messinscena.
Un delitto consumato per soli 200 franchi, che il 23enne - già psichicamente fragile, oltre che pesantemente alterato da cocaina e alcol durante quella sera - si era visto negare dalla nonna, poi colpita a tradimento non appena ha voltato le spalle per tornare nella sua camera da letto.
Arrestato lo scorso 9 luglio, il giovane aveva inizialmente ammesso i fatti, sostenendo di aver agito con un amico. Una posizione che si è fatta successivamente sempre più debole, fino a quando il 23enne ha infine di chiarito di aver fatto tutto da solo. L’inchiesta tuttavia non è ancora conclusa e rimane difficile spiegare come il rifiuto di consegnare il denaro - chiesto dal nipote per acquistare dell'altra cocaina - abbia potuto generare tanta violenza.
