Il direttore del DSS Paolo Beltraminelli ha presentato la Modifica del Regolamento della Legge per le famiglie
BELLINZONA - «Non è solo un aiuto contro la povertà, ma è un sostegno tangibile alla compatibilità lavoro-famiglia». È con queste parole che Paolo Beltraminelli ha presentato le modifiche apportate dal Consiglio di Stato del Regolamento della Legge per le famiglie (Riforma cantonale fiscale e sociale).
Un «patto sociale» a 360 gradi, che coinvolge non solo gli enti pubblici e le famiglie, ma anche il mondo economico (imprescindibile se si parla di lavoro) e quello sindacale, che stando alle parole del direttore del DSS si è detto entusiasta delle misure che garantiscono «un miglior riconoscimento dei lavoratori».
In concreto, la riforma prevede un aumento del prelievo sulla massa salariale a carico dei datori di lavoro dello 0.12% inizialmente e dello 0.20% quando tutte le misure saranno adottate. Ciò che porterà nelle casse cantonali oltre 20 milioni di franchi supplementari. Soldi che permetteranno di agire con più strumenti, dall’assegno parentale, al sostegno alle famiglie, dal potenziamento del sostegno ai famigliari curanti alla sensibilizzazione aziendale: «L’importo non dev’essere visto come una tassa, ma come un investimento nelle risorse umane», ha sottolineato Beltraminelli.
La famiglia non è un ostacolo - Oltre alla compatibilità lavoro-famiglia, i motivi che hanno spinto ad adottare queste modifiche sono stati anche quelli di incentivare la famiglia (il Ticino è infatti il cantone svizzero con la più bassa natalità), rispettare l’aspetto territoriale (le strutture di prima infanzia sono maggiormente legate al luogo di lavoro e non di domicilio come la scuola dell’obbligo), una miglior socializzazione (ambiente accogliente è importante) e migliori condizioni di lavoro. Durante la conferenza stampa di presentazione, si è poi messo l’accento sui tre tipi di strutture di prima infanzia esistenti: i nidi (0-3 anni), i centri extrascolastici (durante la scuola dell’obbligo) e le famiglie diurne. Ognuno dei quali ha visto un incremento dell’utenza e di conseguenza dei costi.
Novità - Alcune novità saranno l’introduzione del concetto di micronido (per 5-10 bambini, di cui al massimo 4 con meno di un anno, aperti almeno 15 ore alle settimana), un maggior aiuto alle strutture attraverso dei sussidi e soprattutto un maggior aiuto alle famiglie, ognuna delle quali, dal 1° ottobre, beneficerà di un risparmio di 200 franchi. 530 franchi per chi beneficia dei sussidi di cassa malati, «siamo il cantone più generoso della Svizzera», mentre i beneficiari degli assegni di prima infanzia dovranno pagare solo i pasti dei figli che si recheranno nei nidi.