Lo studente e attivista è detenuto in Egitto da 19 mesi
IL CAIRO - Svolta improvvisa nel caso di Patrick Zaki, l'attivista egiziano e studente all'università di Bologna, arrestato e imprigionato in Egitto da 19 mesi, che verrà processato domani, 14 settembre.
Quella di martedì sarà la prima udienza, gli sarebbe contestato uno articolo - datato 2019 - scritto in difesa della minoranza religiosa dei copti.
A darne notizia, scrive il Corriere della Sera, è il portavoce di Amnesty International su Twitter. Una novità, questa, che non lascia ben sperare per il giovane, arrestato il 7 febbraio 2020 al suo ritorno in Egitto dall'Italia.
Il suo fermo aveva portato a diverse manifestazioni e campagne - anche internazionali - che però non avevano ottenuto risultati tangibili. A nulla sono valsi anche gli sforzi da parte italiana attraverso i canali diplomatici.
Lo scorso dicembre la sua detenzione preventiva era stata confermata dal Tribunale del Cairo.