Oggi si è tenuta la cerimonia che ha ricordato i 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti e dai loro complici
TEL AVIV - Un uomo ha contestato il premier Benjamin Netanyahu durante la cerimonia di commemorazione della Shoah a Yad Vashem, urlandogli di dimettersi.
Lo mostrano alcuni video diffusi sui social e ripresi dai media. L'uomo ha gridato verso Netanyahu: «Quanti segnali ci vogliono perché un primo ministro torni a casa? Non dobbiamo andare di nuovo verso la distruzione».
Israele si è fermato questa mattina per 2 minuti al suono delle sirene che, per 'Yom HaShoah', hanno ricordato i 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti e dai loro complici. Ovunque fossero, alle 10 in punto (ora locale), gli israeliani si sono alzati in piedi, in silenzio e, a capo chino, hanno commemorato le vittime della Shoah. Le auto, gli autobus, che in quel momento erano per strada, hanno accostato e i passeggeri sono scesi offrendo rispetto alla memoria.
Subito dopo la fine delle sirene, è cominciata la cerimonia ufficiale a Yad Vashem, il Museo della Shoah a Gerusalemme con il presidente Isaac Herzog e proprio Netanyahu. «Quest'anno - ha detto Herzog alla cerimonia svoltasi poi alla Knesset - i nostri occhi hanno visto cose che non avremmo mai pensato di vedere di nuovo, come nazione libera nella propria terra. Le ferite del 7 ottobre sono ancora aperte nei nostri cuori, piangiamo e piangiamo e non potremo rimanere in silenzio finché i nostri fratelli e sorelle saranno ostaggi nelle mani degli assassini di Hamas». Alla Knesset sono stati letti i nomi di tutti gli ostaggi.