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GERMANIASolingen, è arrivata la rivendicazione dell'Isis

24.08.24 - 19:00
Il 15enne arrestato per non aver denunciato il piano criminale si starebbe rifiutando di collaborare
keystone-sda.ch (Christoph Reichwein)
Fonte Bild
Solingen, è arrivata la rivendicazione dell'Isis
Il 15enne arrestato per non aver denunciato il piano criminale si starebbe rifiutando di collaborare

SOLINGEN - C'è la prima conferma del movente jihadista dietro all'attacco di Solingen, che ha provocato tre morti e otto feriti. L'Isis ha rivendicato l'attacco con un comunicato stampa pubblicato dal suo reparto media. «L'attentatore al raduno cristiano di ieri nella città di Solingen in Germania era un soldato dello Stato islamico». L'atto sarebbe stato commesso per vendicare «i musulmani in Palestina».

Inoltre, secondo un rapporto di polizia, citato dalla Welt am Sonntag, un testimone avrebbe sentito l'attentatore gridare la frase «Allahu Akbar», Dio è grande, mentre si scagliava contro le vittime.

Uno dei feriti avrebbe detto alle autorità di aver riconosciuto l'assalitore, riferendo che sarebbe un frequentatore di una moschea locale. La stessa persona, che è ricercata su tutto il territorio tedesco, sarebbe stato udita mentre diceva questa frase al 15enne arrestato nelle scorse ore: «Oggi pugnalerò tutti!».

L'adolescente è accusato di non aver denunciato il crimine, una volta venutone a conoscenza. Secondo lo Spiegel il ragazzo, che è stato prelevato da un alloggio per rifugiati, proviene dal Kirghizistan e non starebbe collaborando con le autorità.

Gli investigatori stanno verificando la possibilità che l'attentatore abbia agito per conto dello Stato Islamico.

A Solingen nel tardo pomeriggio di sabato è arrivato il primo ministro della Renania Settentrionale-Vestfalia, Hendrik Wüst. «L'attacco aveva lo scopo di diffondere il terrore» ed era diretto «contro la sicurezza e la libertà del nostro Paese e anche contro il modo in cui viviamo qui». L'attentatore «ha colpito al cuore il nostro Paese. Il terrorismo dovrebbe scuotere il nostro modo di vivere, ma» ha proseguito l'esponente della Cdu «il nostro Paese non vacilla». Wüst ha aggiunto: «Non ci lasceremo intimidire dal terrore e dall’odio, difenderemo il nostro modo di vivere».

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