L’istituto di Bellinzona centra il premio design all’iniziativa "6h de Fribourg"
La Scuola d’Arti e Mestieri (SAM) di Bellinzona ottiene un riconoscimento prestigioso “6h de Fribourg”. Si tratta della prima gara di automodelli in scala 1/10 alimentati a idrogeno. Un appuntamento organizzato dall'Ecole des Métiers de Fribourg (EMF), in collaborazione con la Camera di commercio e dell'industria del Canton Friburgo (CCIF), che ha visto la partecipazione di 140 giovani svizzeri e di un team di "professionisti". Una sfida personale e di gruppo che mira a sensibilizzare le persone in formazione sulle nuove energie e sulle tematiche attuali dal punto di vista ambientale. Ma per saperne di più abbiamo raccolto le impressioni sulla competizione da Alessandro Malta, capolaboratorio SAMB-M, che ha seguito la squadra degli allievi partecipanti all’iniziativa.
Alessandro, con la SAM avete partecipato alla competizione 6h de Fribourg che si è tenuta nelle scorse settimane. Quali riconoscimenti avete ottenuto e quale prototipo che avete ideato e costruito?
Con grande soddisfazione per la squadra che ha partecipato abbiamo vinto il premio per il design. Mi fa piacere ricordare che “6h de Fribourg” è un evento svizzero che promuove l'apprendimento di nuove energie, attraverso una serie di conferenze e una gara automobilistica di auto a celle a combustibile (idrogeno). Il progetto consiste nella realizzazione di una “macchinina elettrica in scala 1:10” con il supporto di una cella ad idrogeno e di prendere parte ad una gara della durata di 6 ore (appunto, 6h de Fribourg, che dà il nome all’evento), con l’obiettivo di compiere la maggior distanza limitando al minimo l’utilizzo di energia.
Si tratta di un'iniziativa che intende promuovere la realizzazione progetti multidisciplinari. Ma quali sono le competenze necessarie per realizzare questo genere di prototipi in miniatura?
L’iniziativa, come detto, prevede che i partecipanti realizzino progetti dove si necessita la partecipazione e la condivisione di diverse discipline, proprio perché l’obiettivo è di lavorare in gruppi multidisciplinari. La squadra che viene composta deve potersi confrontare scambiandosi idee, esperienze e soprattutto competenze. E abbiamo deciso di partecipare con questo nostro progetto perché volevamo toccare un tema di attualità come quello della sostenibilità ambientale, dove sempre di più tutti noi ci troveremo nel prossimo futuro a confrontarci.
Per partecipare al 6h de Fribourg il gruppo che avete costituito come SAM come è stato organizzato? Gli studenti quanti sono e di che età sono?
La SAM, anche attraverso questo progetto educativo ed orientato allo sviluppo sostenibile, ha permesso ai partecipanti di sviluppare competenze trasversali tra professioni differenti. Infatti, le professioni che sono state necessarie per la realizzazione del nostro progetto spaziavano da. Progettisti meccanici, a polimeccanici e a ragazzi con competenze di elettronica. Il progetto è stato gestito da un capo progetto, il docente Mauro Lucchini e da 6 studenti, che mi fa piacere menzionare:
Brunnet Ellen Dunja (Progettista meccanico) 20 anni
Nunes Grilo Gonçalo (Progettista meccanico) 20 anni
Togni Giacomo (Polimeccanico) 19 anni
Patocchi Janus (Polimeccanico) 19 anni
Aron Ricca (Elettronico) 19 anni
Castelli Martino (Elettronico) 17 anni