Ecco come aziende e professionisti possono sfruttare i suoi numeri, cresciuti esponenzialmente durante la quarantena
Sfide, coreografie, lip-sync e una base utenti giovane: alla fine del 2019, il 50% di chi utilizzava TikTok non superava i 34 anni e attualmente il 63,5% è compreso in una fascia tra i 10 e i 29 anni.
Per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di un’app mobile, un social network cinese lanciato nel 2016, inizialmente con il nome di musical.ly. Nello specifico, permette di realizzare e caricare dei brevi video aggiungendo tracce audio, filtri ed effetti, e negli ultimi mesi è diventato un fenomeno significativo.
I numeri di TikTok prima e durante la pandemia
Secondo SensorTower, portale di statistiche specializzato in applicazioni, da dicembre 2019 ad aprile 2020, TikTok è stato scaricato 500 milioni di volte, per un totale complessivo di oltre 2 miliardi di download, tra smartphone iOS e Android.
Il picco è stato raggiunto proprio in corrispondenza della progressiva diffusione del Covid-19, durante il primo trimestre dell’anno, con 315 milioni di download in quel lasso di tempo. Quest’ultimo dato rappresenta attualmente un record assoluto: nessun’altra applicazione, finora, aveva goduto di una crescita globale di tali dimensioni.
Per quanto riguarda la Svizzera e, nel dettaglio, il Canton Ticino, basta dare un’occhiata ai dati di Google Trends per sapere quanto questa nuova piattaforma abbia interessato e incuriosito: da settembre 2019, con una serie di alti e bassi, la query “TikTok” ha fatto capolino in molte ricerche, raggiungendo un picco assoluto dopo metà aprile, in piena pandemia.
Le ragioni della crescita esponenziale
Su TikTok, gli utenti non ricercano semplicemente momenti di svago, ma un intrattenimento veloce, divertente e immediato. Chiunque sia andato in avanscoperta sui feed di questo social avrà avuto modo di vedere che le sue proposte sono agili e, man mano che i nostri gusti sui contenuti vanno formulandosi, gli algoritmi si dimostrano molto reattivi nel proporre nuovi video in linea con i nostri interessi.
Creare i propri filmati, d’altro canto, è altrettanto semplice: TikTok dispone di decine di funzioni che permettono di tagliare, arricchire e montare brevi video per divenire parte di questa crescente community.
Quale momento migliore di un lockdown forzato, per ricercare nuove esperienze ludiche? Secondo alcuni dati raccolti dal portale Digiday, gli utenti TikTok aprono l’applicazione per una media di otto volte al giorno, trascorrendovi sessioni che rimangono intorno ai cinque minuti.
Un nuovo, promettente strumento per promuoversi
Un successo di questo tipo non può passare inosservato all’occhio attento di chi, persona o attività, vuol cogliere la palla al balzo per farsi conoscere.
TikTok Ads non si è fatta attendere: tutti gli utenti possono già formulare delle strategie di sponsorizzazione per promuovere il proprio brand tra gli utenti di questo social: ciò, naturalmente, dopo aver valutato se effettivamente sia il canale giusto a cui affidarsi.
Se il proprio target è piuttosto giovane allora, ovviamente, potrà essere un’ottima mossa scegliere di investire su TikTok, tenendo presente che l’aspetto demografico sta già cambiando. Non è da escludere che, nel prossimo futuro, l’ampia diffusione di cui ha goduto finora si estenda ulteriormente, coinvolgendo fasce di età più ampie e allargando il bacino di interlocutori per i quali formulare le proprie campagne.
Ma scendiamo più nel dettaglio: quali sono le principali modalità di promozione accessibili su TikTok? Come vi si sono inseriti i brand che si sono dimostrati più reattivi?
Quando un’azienda formula un’inserzione in modalità brand takeover, solitamente si tratta di un’immagine o una GIF contenente una call-to-action – ovvero un invito, una “chiamata all’azione” – che rimanda alla pagina di un sito web (o landing page) predisposta o a una specifica hashtag challenge, le cui modalità vedremo a brevissimo. Essa appare come primissimo contenuto al momento dell’accesso sull’applicazione. Si tratta di opportunità molto esclusive, concesse a un brand al giorno, tra quelli che possono permetterselo.
Tra i marchi più celebri che hanno utilizzato questa strategia, figura il videogioco Fortnite, creato da Epic Games, non a caso molto popolare tra le fasce più giovani della popolazione globale. Quest’ultimo, in occasione dell’uscita della sua stagione 8, ha strutturato e messo in primo piano, mediante TikTok Ads, una grafica che invitasse i giocatori presenti sulla piattaforma a unirsi subito alla sfida.
Altro esempio eccellente è il servizio di streaming Netflix, che ha promosso con la stessa metodologia l’uscita del live Reputation della non più teen, ma ancora diva Taylor Swift, cioè la registrazione di una tappa del suo tour a Dallas. L’inserzione mostrava la locandina dell’evento e un pulsante che invitava gli utenti a guardarlo subito.
Tra i vari formati pubblicitari, forse quello più “classico”. Un video in-feed, infatti, è un video come gli altri che, attraverso un investimento di sponsorizzazione, comparirà nella sezione “Per te” degli utenti a cui vorremo mostrarlo, ovvero quella in cui TikTok raccoglie contenuti scelti in base ai loro interessi, tra quelli caricati da creators che ancora non stanno seguendo.
Interattive e interessanti, le hashtag challenge nascono per coinvolgere gli utenti TikTok a creare contenuti per conto proprio, per rispondere ad una sfida lanciata alla community da un brand. La funzione degli hashtag come etichette e contenitori tematici, come siamo abituati a vederli e usarli altrove, non cambia nemmeno qui. Il lancio di un hashtag specifico, di conseguenza, ha infatti un fine simile a quello già visto su altri canali: ciò che cambia su TikTok è che il pubblico è giovane, reattivo ed estremamente aperto a cogliere nuove challenge online.
In Germania, l’azienda di cosmetica MAC ha lanciato l’hashtag #YouOwnIt, invitando gli utenti a creare video prima/dopo in cui si mostrano senza trucco, per poi trasformarsi grazie ai prodotti del celebre brand.
Uno degli esempi più popolari e più riusciti è stato quello della casa di moda Guess, che ha lanciato e sponsorizzato l’hashtag #InMyDenim. Il concetto è simile: riprendersi prima con vestiti rovinati e poco eleganti, e dopo con outfit creativi e trendy firmati, ovviamente, dall’azienda in questione. I video raccolti da questa challenge su TikTok godono di più di 42 milioni di visualizzazioni totali.
Simili a quelli utilizzabili nelle stories Instagram e di Snapchat, possono, in determinati periodi di tempo, essere creati e caricati su TikTok, per diffondere online effetti divertenti in 2D, 3D o con la tecnologia della realtà aumentata, legati a un determinato brand.
Questi filtri rimarranno online per 10 giorni, come strumento alternativo per generare interazione tra marchio e utente, senza rischiare di essere eccessivamente invadenti.
Chanel, ad esempio, celeberrima azienda che si occupa di moda e cosmetica, ha sviluppato un filtro che permette di creare un video simulando sul proprio viso gli effetti e i colori delle sue linee di make-up. Un’idea semplice ma appetibile e coinvolgente.
Una frontiera relativamente nuova, che trova ampio spazio in molti canali ed è particolarmente adatta a questo contesto. Coinvolgere le popolari e giovani personalità di TikTok garantisce ottima visibilità ai brand che decidono di sviluppare collaborazioni con questi creators, per raggiungere il loro seguito, analizzando prima, ovviamente, quali siano gli interessi di questi followers.
La stessa challenge #InMyDenim, per essere avviata, ha visto i contributi fondamentali di top users come la coppia @ourfire (quasi 6 milioni di followers), la giovane @operamericano (circa 800.000 followers) e la ballerina @jammincammy (quasi 200.000 followers). Una strategia vincente che ha garantito a Guess un’ampia diffusione dell’hashtag e l’ha portato ad essere un caso studio di grande interesse per le aziende che si avvicinano a questo contesto.
Sempre più spesso, internet ci sottopone nuovi strumenti e occasioni per promuovere un’attività, anche a livello locale. Bisogna però imparare a utilizzarli, sfruttandole nel modo giusto. Anche se hai un target giovane, quindi, contattaci per una consulenza gratuita: potremo capire insieme come promuoverti su TikTok, realizzare un filtro per i suoi contenuti o le stories Instagram e Snapchat, e valutare strategie complessive efficaci e adatte a te.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.