Ecco le interessanti novità a favore delle attività locali che saranno presto introdotte dal gigante di Mountain View
Riesci a immaginare un mondo senza Google Maps? Noi no, e perché dovremmo?
L’applicazione della “grande G” è utilizzata quotidianamente da decine di milioni di utenti in tutto il mondo, per ragioni che sono andate integrandosi nel corso degli anni: dalla semplice ricerca di indicazioni stradali, alla geolocalizzazione di attività commerciali. Queste ultime hanno ben presto compreso quanto fosse importante essere presenti e reperibili su questa piattaforma, e quali differenze sensibili rappresentasse in termini di visibilità e, in un certo senso, anche di reputazione online. Con l’ingresso e lo sviluppo di Google My Business, infatti, imprese e professionisti locali hanno potuto disporre di uno strumento in più, gratuito e intuitivo, per farsi trovare dai propri clienti.
Fin dall’inizio della pandemia, inoltre, il gigante di Mountain View ha messo in campo delle strategie per offrire servizi efficaci per PMI e microaziende, per dimostrare l’interesse a offrire aiuto nella delicata situazione sociale ed economica che stiamo tuttora affrontando.
Oggi, a più di un anno dai primi lockdown, questa scelta non è cambiata e si sta man mano integrando con altri espedienti, che tutti i commercianti e gli imprenditori dovrebbero tenere d’occhio.
Informazioni su ritiro e consegna a domicilio su Google My Business
Molti negozi hanno dovuto chiudere le porte al pubblico, limitare i propri orari o semplicemente affrontare un calo endemico delle loro vendite. Per alcune di queste problematiche, attivare un servizio di take-away o delivery ha aiutato a incrementare il flusso di cassa, per chi si occupa di ristorazione e non solo.
Una delle novità in programma su Google My Business è proprio questa: le attività potranno inserire, tra le indicazioni al pubblico, anche la disponibilità di un servizio di ritiro e consegna.
Cliccando su questa tab, gli utenti scopriranno le eventuali tariffe per la consegna e l’importo minimo per l’ordine, per poi essere ricondotti a una landing page specifica da cui ricevere ulteriori istruzioni. Per le attività più smart, sarà possibile collegare direttamente il proprio shop online e permettere ai consumatori di concludere l’ordine in pochi minuti, oppure avvalersi dell’assistenza di un provider specifico per i servizi di questo tipo. I primi test cominceranno negli Stati Uniti, con i brand Albertsons e Instacart.
Ordini e asporto direttamente su Google Maps
La città di Portland, in Oregon, e i suoi supermercati Fred Meyers, saranno oggetto di un altro interessante esperimento che riguarda Maps. Gli utenti della piattaforma avranno la possibilità di inserire articoli e dettagli del proprio ordine direttamente sull’applicazione. Comodo, ma non si tratta affatto la novità più smart in programma: immessi tutti i dettagli, infatti, riceveranno una notifica appena il loro ordine sarà pronto per essere ritirato.
Dopo questa conferma, potranno scegliere se condividere con il punto vendita il loro orario d’arrivo, senza mai svelare la propria posizione esatta. L'orario sarà automaticamente calcolato in base alle informazioni sulle indicazioni e sul traffico che Google Maps possiede già di default. Se desiderano ottimizzare ulteriormente i tempi, al loro arrivo potranno addirittura inserire il numero del parcheggio in cui si sono fermati: un addetto del supermarket li raggiungerà con l’ordine pronto direttamente alla loro auto.
Un pensiero alla sostenibilità
Sono anche i piccoli gesti quotidiani a contribuire a salvaguardare l’ambiente. Consapevole di questo, Google approfitterà di queste nuove funzionalità per aggiungere all’applicazione Maps degli accorgimenti eco-friendly, che stimolino l’utente a un uso più consapevole dei propri mezzi di trasporto.
Nel calcolare un percorso, ad esempio, la piattaforma terrà conto anche dell’impatto ecologico del veicolo, proponendo le indicazioni più economiche in termini di emissioni di CO2 e incoraggiando gli automobilisti a sceglierle.
Inoltre, a partire da giugno 2021, in Germania, Olanda, Francia, Spagna e UK una nuova funzionalità si premurerà di notificare i guidatori quando entreranno in una zona a traffico limitato in base alle emissioni dei mezzi di trasporto, per renderli più consapevoli e magari incentivare, indirettamente, l’uso di veicoli a minore impatto ambientale.
Le novità in cantiere sono numerose, e sembrano tutte rivolte a incentivare le vendite a livello locale, per sostenere con strumenti digitali versatili le attività più in difficoltà a causa della pandemia.
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Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.